I filler dermici sono tra i trattamenti estetici più richiesti negli ultimi anni. Grazie alla loro capacità di donare volume, ridurre i segni dell’invecchiamento e migliorare l’aspetto generale del viso, rappresentano una soluzione efficace e non invasiva per chi desidera valorizzare la propria bellezza naturale. Benché dunque molto diffusi, è sempre opportuno conoscere da vicino i benefici e le corrette pratiche da mettere in campo per potersi sottoporre a simili trattamenti in tutta sicurezza. Ne abbiamo parlato con il dott. Mario Mariotti, medico chirurgo e specialista in Medicina Estetica in forza presso la sede orceana degli ambulatori de Il Cerchio Med.
Dottore, cosa intendiamo quando parliamo di “filler”?
Con questo termine siamo soliti indicare un insieme di sostanze iniettabili utilizzate per riempire e levigare le aree del viso che hanno perso volume o mostrano segni di invecchiamento. La maggior parte dei filler è composta da acido ialuronico, una sostanza naturale presente nel nostro corpo, ma ne esistono anche a base di collagene, idrossiapatite di calcio e altre formulazioni sintetiche.
Quali, a suo avviso, sono i più promettenti in termini di efficacia e sicuri al momento dell’applicazione?
Senza dubbio è bene evitare le formulazioni sintetiche, come i filler permanenti, ormai tendenzialmente caduti in disuso perché forieri di maggiori rischi per la salute del paziente, come anche i filler al collagene, in genere sempre meno utilizzati poiché prodotti a partire da tessuti bovini e, pertanto, potenzialmente allergizzanti. Ad oggi i più utilizzati e sicuri sono certamente quelli a base di acido ialuronico e i riassorbibili a lunga durata, come l’idrossiapatite di calcio.
Come avviene un trattamento con filler?
I filler vengono iniettati direttamente sotto la pelle per ridurre rughe, riempire linee sottili o aggiungere volume a labbra, zigomi e altre aree del viso. L’acido ialuronico, ad esempio, ha la capacità di trattenere l’acqua, offrendo un aspetto fresco e idratato. Si tratta di operazioni spesso indolori – in quanto effettuate dopo un’anestesia locale della zona interessata e mediante l’uso di aghi sottilissimi – ma che è assolutamente necessario eseguire presso centri specializzati e ricorrendo all’opera di medici professionisti, adeguatamente formati in questo campo. Se correttamente eseguite, infatti esse assicurano risultati pressoché immediati, abbastanza duraturi nel tempo – da sei mesi ad un anno –, e un alto grado di personalizzazione del trattamento prescelto. Sarà sufficiente non esporsi al sole subito dopo il trattamento, mantenere una buona routine di skincare quotidiana e ricordarsi di bere molta acqua per far sì che la cute risulti idratata per garantire una durabilità ancora maggiore dei risultati estetici desiderati.
Quali sono le zone che possono essere trattate e con quali risultati?
In genere si prediligono aree come le labbra – per aumentarne il volume o definirne i contorni –, zigomi – per sollevare e scolpire il viso –, la linea naso-labiale – per ridurre le pieghe tra naso e bocca –, nonché per trattare le rughe della fronte ed eliminare la occhiaie.
Infine, esistono delle categorie particolari a cui è sconsigliato sottoporsi a simili interventi?
Certamente sento di non raccomandare iniezioni a donne in gravidanza o durante la fase di allattamento, persone che siano consapevoli di soffrire di allergie specifiche ai componenti del filler o a chi è soggetto a malattie autoimmuni o a infiammazioni cutanee attive. Per tutti gli altri, seguiti i dovuti accorgimenti, l’utilizzo del filler risulterà certamente capace di portare importanti benefici.
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Leonardo Binda