“Un uomo  e un professionista straordinario  – così  hanno ricordato  il giornalista Marco Toresini, caporedattore della redazione di Brescia del Corriere della sera, scomparso nel 2021 a 57 anni per un male incurabile – capace di affrontare con grande serietà e onestà intellettuale la propria professione, attraverso un’infaticabile ricerca della verità”.  Con queste parole, pronunciate da alcune tra le  massime firme  della carta stampata in Lombardia , rotte a tratti dalla commozione, si è chiuso a fine ottobre il terzo concorso nazionale  intitolato all’orceano Marco Toresini. La cerimonia si è tenuta al centro culturale Aldo Moro, alla presenza dei giurati: l’ex direttore del Corriere della sera, Ferruccio de Bortoli; l’ex direttore della Provincia di Cremona, Marco Bencivenga;  il caporedattore del dorso di Brescia del Corriere della sera, Wilma Petenzi; il direttore del Bresciaoggi, Massimo Mamoli, e il giornalista del Giornale di Brescia, Tonino Zana. La stima di cui Marco Toresini godeva tra i suoi cittadini ha spinto l’assessore alla Cultura Carlo Lombardi, insieme al sindaco Gianpietro Maffoni,  a istituire nel 2021 un premio  in sua memoria, volto a riconoscere giornalisti freelance under 35 che si sono dedicati a  un’inchiesta di particolare spessore e attualità. A distanza di tre anni, il premio prosegue con un considerevole numero di partecipanti di “elevato livello”, così come ha commentato la giuria presente alla premiazione. “Proprio perché l’esempio di Toresini sia di sprone per le nuove generazioni aspiranti alla carriera giornalistica, è stato istituito questo premio – ha specificato l’assessore Lombardi. “Il concorso, per questi motivi – ha continuato –  proseguirà anche nei prossimi anni”.

Il primo premio è andato a Isabella De Silvestro, giovane giornalista italocolombiana, che  è salita sul podio per l’articolo: “Ecco la vera pena corporale, la galera uccide i 5 sensi”. Al secondo posto Edoardo Anziano con l’articolo “Il lascito inestinguibile dell’amianto”. A lui il contributo extra bando di Serena, moglie di Toresini, e dei figli Luca e Matteo. Terzo premio a Guglielmo Federico Nastasi per l’articolo “La strada verso i diritti”.  Una menzione speciale è stata assegnata a Sara Spimpolo e Cecilia Rossi per “Vivere a Urbino 2: questa non è Europa”. SP