E’ avvenuta per celebrare  la festa del 4 novembre la prima apertura momentanea del parco Alcide de Gasperi da quando sono iniziati i lavori di restauro. Se le condizioni metereologiche consentiranno la regolare prosecuzione dei lavori, l’inaugurazione  ufficiale è prevista prima di Natale. Il progetto è stato presentato alla cittadinanza nel mese di ottobre al centro culturale Aldo Moro dal sindaco Gianpietro Maffoni e dai progettisti, l’architetto Alberto Mezzana,  l’agronomo Alberto Bertini ed il tecnico Emanuele Massari.

Il parco sarà suddiviso in tre aree: quella ludico-ricreativa,  con uno spazio giochi  ombreggiato per bambini e un chiosco per la ristorazione; quella centrale e storica con il monumento ai Caduti e un’ultima parte sacra, dedicata alla valorizzazione della cupola presente sul lato nord, dove un tempo sgorgava la sorgente della Madonna. L’anello perimetrale  sarà pavimentato con il Levocell.  Saranno inoltre  71 i corpi illuminanti ad alta efficienza energetica disposti nel parco, insieme ad un sistema di videosorveglianza. Ora si sta procedendo  a scavare un pozzo per consentire un’irrigazione costante e non dispendiosa. Il parco è stato  livellato all’altezza dell’anello perimetrale  ed è stato tolto il  muro di cinta. Decisione quest’ultima non gradita ad alcuni dei presenti in sala, che hanno sottolineato come l’assenza di una recinzione sarà pericolosa per i bambini che andranno a giocare, soprattutto a pallone, nel parco. Critica rimandata al mittente dal primo cittadino, secondo il quale i piccoli che frequentano l’area dei giochi non hanno l’età per giocare a   calcio. Sotto la lente di ingrandimento dell’opposizione e del gruppo “Partecipiamo, Campovivo” di Orzinuovi anche la presenza di “un limitato numero di piante e di un solo ingresso verso la parte centrale riservato ai disabili, posizionato nella parte sud del parco” , giudicato scomodo per chi arriva ai giardini dalla piazza Vittorio Emanuele.  “Con la nuova conformazione del parco, disposto interamente su uno stesso livello – ha risposto il sindaco –  sarà possibile accedere nella parte centrale da qualsiasi posizione, attraversando il manto erboso”. 

Un progetto apprezzato da molti e criticato quindi per alcuni aspetti da altri. Motivo del contendere  iniziale erano state le piante. Via  social si era innescata una lunga polemica, dopo che un cittadino aveva fotografato un albero abbattuto durante i lavori. Un gesto che aveva fatto temere  uno scempio del patrimonio arboreo. “E’ stata una disinformazione strumentale –  ha sottolineato Maffoni. “La realtà è  opposta. Ad inizio lavori a settembre nell’anello perimetrale c’erano 71 aceri e 24 tigli secolari. Noi andremo ad aggiungere  altre 52 piante, poste alla giusta distanza, per consentirne la crescita, e avremo 6 mila mq di verde totale”.  Maffoni ha puntato poi il dito contro l’ultimo restauro del 2000: “Gli aceri piantumati erano stati 138. Purtroppo, li avevano in modo assurdo piantati nei vasi e poi ricoperti  con della ghiaia. Per questo e per il maltempo 67 nel corso di questi 20 anni sono morti, altri dovranno essere abbattuti”. Un’affermazione non gradita dall’ex sindaco Ambrogio Paiardi,  che si è sentito preso in causa: “Non inneschiamo una polemica politica – ha ribattuto. “Ci eravamo affidati ad alcuni tecnici  esperti anche noi, come voi. Questa era stata la scelta che ci avevano proposto”.  

Il nuovo parco pubblico avrà 6 mila metri quadrati di verde all’interno e 2500 mq nell’anello esterno. Nello spazio giochi saranno posati 204 mq di pavimentazione antitrauma e al centro del parco 1000 mq di camminamenti. Silvia Pasolini