Grande presenza mercoledì 14 maggio in Sala Consiliare per la presentazione di “Arrivo dove voglio”, il libro testimonianza scritto da Manuela Zanotti e pubblicato da “Brè Edizioni”, sulla vita di Carla Montanari, la malata di Sma, atrofia muscolare spinale, più longeva d’Italia. “Arrivo dove voglio” nasce da un’idea di Carla Montanari e di suo marito Nicola Colosio, coppia molto stimata a Montichiari dove i due vivono da tempo e dove sono conosciuti da tutti per l’attività in campo sociale a favore dei bambini affetti da Sma, per i quali hanno organizzato numerose iniziative grazie a SaPSo, Sanità Privata Sostenibile, l’associazione che hanno fondato qualche anno fa per favorire adeguate cure fisioterapiche ai più giovani. Il libro, realizzato da Manuela Zanotti, nutrizionista del centro Don Serafino Ronchi di Vighizzolo dove ha incontrato Carla, è costruito grazie a una serie di testimonianze rilasciate da persone che conoscono Carla Montanari e racconta la forza di una donna che davvero “arriva dove vuole”, vitalissima e determinata fin da piccola, carismatica, autoironica, senza peli sulla lingua quando si tratta di combattere il tema della disabilità e che trasmette fiducia e speranza a chiunque incontri sulla sua strada. Una testimonianza reale e concreta su come il modo di affrontare le difficoltà della vita possa cambiare la vita stessa e costruire nuove prospettive per il futuro. Ad introdurre l’evento in Sala Consiliare è stata l’Assessore ai Servizi Sociali Rossana Gardoni. La coordinazione è stata affidata al giornalista Federico Migliorati che ha moderato gli interventi dei tre protagonisti nonché del dottor Paolo Banfi, della Fondazione Don Gnocchi di Milano. Ha chiuso l’evento la Consigliera regionale Claudia Carzeri. Il volume, che verrà presentato nei prossimi mesi anche in altri paesi della Provincia, è già disponibile sul sito della casa editrice o contattando direttamente Carla e Nicola. L’acquisto sosterrà l’associazione “Sapso, Sanità Privata Sostenibile”, realtà che durante il Covid ha raccolto 45mila euro per l’ospedale monteclarense e attualmente aiuta 14 tra adulti e minori sul territorio facendo rete anche con altre associazioni.
Marzia Borzi