Manerbio ha celebrato il 2 giugno 2025 nei giardini del palazzo comunale. La Festa della Repubblica è stata aperta dal coro “Sotto la Torre”, che ha intonato l’Inno di Mameli. Poi, naturalmente, è stata la volta del sindaco Paolo Vittorielli. Il suo discorso ha definito l’istituzione della Repubblica “un momento di dignità che ha restituito agli italiani la responsabilità del proprio destino”. L’intervento si è poi rivolto ai manerbiesi neodiciottenni, invitati quel giorno a ritirare una copia della Costituzione. Il primo cittadino li ha esortati ad approcciare i social media con senso critico, visto che sono fra i loro principali mezzi di socializzazione e di informazione. Vittorielli ha fatto riferimento anche ai tempi difficili affrontati dai giovani: tempi veloci, esigenti ed incerti, che lasciano poco spazio ai ritmi personali e trasformano qualsiasi aspetto della vita in una gara senza fine per non perdere il proprio posto nella società.
Forse, il modo per sfuggire sia all’ipnosi dei social media, sia alla frenesia del guadagno e del successo, è coltivare una passione. È quello che hanno fatto i ragazzi della Manfredini Junior Band, la banda giovanile di Manerbio. Non li ha fermati nemmeno l’ostacolo delle quarantene anti-Covid. Sia pure a fatica, le prove e i concerti sono ricominciati. Ne hanno tenuto uno proprio il 2 giugno, sotto la direzione del maestro Giulio Piccinelli. Più d’uno di quei giovani bandisti si esibiva allora in pubblico per la prima volta. Uno di loro
veniva dal North Carolina.
Durante il concerto per la Festa della Repubblica, i ragazzi hanno eseguito brani didattici, pensati per coltivare le loro abilità musicali. Dopo la “Medallion Ouverture”, è arrivata una “March Chromatica” ricca di semitoni. La “Stampede” descriveva la fuga precipitosa di un branco di bufali, compreso il finale posarsi della polvere. “We Don’t Talk About Bruno” era tratto dal popolare film Disney “Encanto” (2021). “Hawaii Five-0” era invece la colonna sonora di una serie televisiva americana. In conclusione, sono arrivati “Mystic Legacy”, “Asia Rock” e “Watermelon Man”.
Come ha spiegato il maestro Piccinelli, partecipare alla Banda è un modo di “fare le cose insieme”: un’abilità che mantiene in vita le istituzioni come la Repubblica. Se il 2 giugno è stato dedicato ai giovani, è perché si spera che non perdano tale capacità, neppure nell’era dell’alienazione digitale.
Erica Gazzoldi