Il Maggio dei Libri 2025, a Manerbio, si è svolto in collaborazione con la Libreria Ferrata di Brescia. Diversi titoli freschissimi sono stati proposti alla cittadinanza.
“L’artista e il signore di Urbino” di Chiara Montani (Garzanti, 2025) è stato presentato al Teatro Civico “M. Bortolozzi” la sera dell’8 maggio. È ambientato nel ‘400 e uno dei suoi protagonisti è il celebre pittore Piero della Francesca. L’altra (fittizia) è Lavinia, una donna costretta a nascondere la sua proibita passione per la pittura. La situazione si tinge di giallo quando un personaggio misterioso detto “Nemesi” inizia a commettere delitti alla corte di Urbino e annuncia sconvolgenti rivelazioni sul duca Federico da Montefeltro. In tutto questo, la vera protagonista è la pittura: la capacità quasi magica di rendere visibile l’invisibile, la pura idea.
La cura del dettaglio e la ricerca inesauribile sono due tratti caratteristici del romanzo storico, ma anche della storia vera e propria. Ne ha trattato Franco Cardini nello stesso teatro, il 15 maggio. Professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze, non ha bisogno di presentazioni. Nel suo libro-intervista “I confini della storia” (Laterza, 2025), parla di quanto c’è di più affascinante e controverso nella verità storica: la sua sostanziale oscurità. Fare luce sul passato è un’impresa inesauribile. L’etica dello storico consiste nel non inventare facili “verità” e nell’indagare
scrupolosamente le fonti a sua disposizione, collaborando con specialisti di altre discipline.
Di storia e ricordi si è occupata anche Viviana Filippini, in “Frammenti di memoria” (Angolazioni, 2025). Nel volume, ha raccolto le memorie di alcuni reduci della Seconda Guerra Mondiale. L’opera è stata presentata al Civico il 20 maggio. C’è chi vide da vicino Rommel, chi fu catturato dagli Alleati e trascorse anni in America, chi fu deportato in Palestina, chi sopravvisse alla prigionia e alla fame lavorando come sarto, chi finì fra le nevi russe e chi perse affetti importanti. Per Viviana, “fare memoria” è diventato parte della vita, qualcosa che quotidianamente nutre i legami con le generazioni precedenti.
Il 27 maggio, nello stesso luogo, è stata la volta di Amanda Colombo, col romanzo “Una locanda rosso lampone” (Garzanti, 2025). Il titolo prende il nome proprio da una particolarissima locanda sul Lago Maggiore. Specialità della casa: aiutare gli ospiti a riscoprirsi e a reinventare la propria vita.
Il Maggio dei Libri non si è svolto solo fra le mura del teatro, ma anche in Piazza Italia. Qui, il 17 maggio, i manerbiesi hanno incontrato Massimo Gardella, autore del giallo “Luci nel bosco” (TRE60, 2025). La vicenda si svolge fra Val Brembana e Valtellina. In un bosco, il corpo di una donna viene ritrovato in condizioni che fanno pensare a un sacrificio rituale. I veri protagonisti sono la natura dei luoghi e le loro memorie archeologiche e antropologiche. La montagna, così antica e selvaggia, è perfetta per far scoprire i lati più arcaici e feroci della natura umana.
Il 18 maggio, sempre nella piazza, Fabrizio Allegri ha
presentato il suo romanzo “Metà di due” (Youcanprint, 2023). È ambientato nel periodo delle quarantene anti-Covid. Parla di una coppia convivente, Marta e Francesco. La reclusione esaspera le loro differenze di carattere e li spinge a porsi una domanda: ricostruire le basi del loro rapporto o cambiare totalmente vita?
Il panorama letterario del 2025 non finisce certo qui. Buon proseguimento delle letture!
Erica Gazzoldi