Danni consistenti e scritte sui murile telecamere di sicurezza riprendono tutto 

Nel 2022 avevamo raccontato di come fosse stata distrutta da un incendio di natura dolosa la Capanna del Presepio degli Alpini in Via Martinengo Cesaresco. Sul posto eranointervenuti i Vigili del Fuoco di Chiari, i Carabinieri (tra l’altro poco distanti dalla struttura) e la Polizia Locale. ll tempestivo intervento di tutte le Forze dell’Ordine aveva consentito di limitare i danni ad un’area circoscritta. Oltre alla capanna, completamente divorata dalle fiamme, era stata intaccata la centralina elettrica vicino al cancello d’ingresso.

Nel 2023 dobbiamo parlarvi nuovamente di danni vandalici contro il sodalizio rovatese, infatti, un blitz vandalico presso la baita degli Alpini sul Monte Orfano ha lasciato sul campo scritte sulle pareti, ma anche calcinacci dati alle fiamme, griglie danneggiate, pezzi di muro gettati a terra e staccionata distrutta. Nei pressi della casa alpina sono stati inoltre rinvenuti i resti di fuochi accesi fuori dalla zona adibita: falò che sono molto pericolosi, perché potrebbero innescare un incendio con conseguenze inimmaginabili per la flora e la fauna del Monte.

Non è la prima volta che la storica struttura, gestita dal gruppo Alpini locale, viene presa di mira; tuttavia – in questo caso – i responsabili sono stati filmati dalle telecamere di videosorveglianza posizionate dal Comune franciacortino qualche mese fa. Nelle immagini si vedono tre giovani, già identificati, impegnati a danneggiare la baita, luogo di ristoro per chi fa trekking o passeggiate nel bosco. Le indagini delle forze dell’ordine sono quindi in corso.

Le penne nere hanno già riparato con le loro forze e con il supporto del Comune i danni.  Resta però un profondo rammarico per tutti gli Alpini, costantemente impegnati per opere di solidarietà sul territorio e nella gestione della “Baita” che dal 1975 – partendo da un magazzino per attrezzi – è divenuto un piccolo rifugio immerso nella natura e orgogliosamente custodito dalle Penne Nere, che spesso viene messo a disposizione dei cittadini per ospitare grigliate tra amici.

Oltre alla “Baita” gli Alpini di Rovato sono impegnati nella manutenzione del “Monumento a tutti i Caduti e Dispersi sul Monte Orfano” nato nel dopoguerra da una iniziativa di alcuni reduci tornati a casa dalla campagna di Russia che, con il ricordo nei loro cuori dei compagni morti e dispersi, cominciarono a costruire la struttura sulla sommità del monte Orfano, da dove è visibile da tutta la Franciacorta.

Il Monumento è stato terminato ed inaugurato nell’anno 1974 dopo la posa di opere in ferro battuto del maestro d’arte rovatese Aldo Caratti e di Bruno Piardi. In un pilastro è inserita una piccola teca, contenente terra di Nikolajewka con lo scopo di ricordare tutti i caduti della campagna di Russia ed in particolare i 90 giovani di Rovato che hanno perso la vita in terra di Russia.

Mauro Ferrari