E’ tornata in grande stile, avvolta dalla sua aura di santità, la statua della Madonna all’interno del Jolly, dopo che le varie traversie della ristrutturazione dell’oratorio l’avevano relegata nel cortile del parcheggio. 

Qui, per un atto di vandalismo, aveva addirittura perso le mani.

L’opera, recentemente restaurata dall’artista orceano Gianbattista Mondini, rappresenta da sempre un simbolo di grande devozione per l’oratorio. 

Prima che l’edificio venisse messo a nuovo, dal lontano 1965, vegliava sul campo sportivo e proteggeva i giovani che prendevano ogni giorno a calci il pallone. Spesso ne diventava, seppure involontariamente, il bersaglio, ma da parte di tutti riceveva sempre un sentimento di profonda riverenza. “Dopo i lavori di ristrutturazione – ha raccontato il curato don Gabriele durante una delle celebrazioni del rosario in oratorio nel mese di maggio – si è pensato di allestire presso l’aiuola del cortile interno un luogo decoroso che potesse accogliere l’effigie della Vergine Maria. 

Qui la statua ha ricevuto la benedizione del parroco don Domenico e per tutto il mese di maggio ha accompagnato i fedeli nel santo rosario.

Un grande ringraziamento – ha proseguito don Gabriele – va all’artista Mondini che l’ha sistemata, ricostruendole le mani, dipingendola e rifacendo il profilo dorato del velo con una lodevole opera di restauro.

Grazie anche all’orceano Martino Venturini – ha concluso il curato – che ha organizzato l’operazione, e a tutti i volontari e agli sponsor che hanno contribuito a riportare la Madonna dove si trova ora, con il suo sguardo carezzevole sul cortile, sui bambini e sui giovani, pronta ad ascoltare le preghiere di tutti, ma in particolare delle nuove generazioni”.

Il prossimo appuntamento sarà col Grest che dal 14 giugno vedrà la partecipazione di centinaia di bambini e ragazzi, pronti a lodarla e a glorificare il suo nome ogni giorno con la preghiera. 

sp