Lunghi mesi di lockdown a causa di una pandemia senza precedenti stanno generando conseguenze pesantissime dal punto di vista economico. «Un territorio il nostro che ha pagato un caro prezzo, in termini di vite spezzate, di concittadini, imprenditori, amici che conoscevamo e che non abbiamo potuto neppure salutare per l’ultima volta, portati via da un virus maledetto, sconosciuto e ancora purtroppo tra noi. Alla riapertura, il lento ritorno alla  normalità ci ha mostrato come nulla potrà essere come prima e che soprattutto le conseguenze economiche sono ancora tutte da calcolare ma rischiano seriamente di portarci in una recessione peggiore persino della crisi economica del 2008.

Lo si tocca con mano nelle nostre imprese: dagli ordinativi, praticamente azzerati; dall’export che va al minimo, dalle milioni di ore di cassa integrazione. 

Dimezzato il numero delle nuove imprese, mentre raddoppiano le chiusure. Solo il blocco dei licenziamenti ha è evitato, ma solo per ora, il peggio. Ecco perché come Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale non abbiamo mai smesso a gran voce di richiedere interventi con la massima rapidità misure adeguate per consentire la ripresa del sistema produttivo. Sostenerlo significa far ripartire il lavoro e ridare ossigeno, speranza e futuro al nostro territorio» così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti (nella foto) che prosegue: «dobbiamo riconquistare l’ambizione di progettare, utilizzando tutte le risorse messe a disposizione dell’Europa per un grande piano di investimenti che punti sulle infrastrutture strategiche, sul miglioramento di qualità ed efficacia dei servizi pubblici e sul rilancio del nostro sistema imprenditoriale. 

Un patto per la ripresa possibile se al centro verranno posti gli interessi delle imprese, in particolare di quelle artigiane, colonna portante del sistema economico bresciano e nazionale e che fino ad ora hanno resistito, dando prova di grande resilienza come sempre, ma che ora hanno bisogno di risposte e di azioni concrete e immeditate» conclude il presidente Massetti.

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