La scienza è alla spasmodica ricerca dell’elisir di lunga vita e mette nero su bianco ipotesi che chiamano in causa genetica, stile di vita e alimentazione. Gli appassionati stendono classifiche e analizzano i guinness dei primati. Ma il vero record è avere la forza dell’orceana Caterina De Marco Meloncelli, che venerdì 6 maggio nella Rsa di Orzinuovi ha spento le sue “prime” 102 candeline.  Prime, è proprio il caso di dirlo, perché Rita De Marco, pur con gli acciacchi della vecchiaia, sta bene e di compleanni è pronta a festeggiarne ancora.

A far gli auguri all’ultracentenaria del paese, che vanta il primato della signora più anziana di Orzinuovi, erano presenti il sindaco Gianpietro Maffoni, il vicesindaco Laura Magli, il direttore sanitario della Rsa Federico Fontana, lo staff e il personale della Fondazione. Allentate in parte le restrizioni imposte dal Coronavirus, Rina ha potuto godere dell’abbraccio dei due figli Ilde e Emilio. Sorridente e felice ha tagliato questo invidiabile traguardo tra i suoi affetti più cari.

Rina è una forza della natura. Dall’alto del suo secolo e più di vita, è riuscita a superare indenne anche la pandemia, nonostante nella Rsa orceana ci siano stati diversi casi di contagio. Dna e una sana alimentazione sono alcune delle ragioni della longevità di Caterina, che ancora oggi, con un’invidiabile lucidità mentale, sciorina eventi del passato a chi si ferma a salutarla, citando nomi e fatti con una precisione tale da fare invida ad uno storico locale. Uno scrigno della memoria orceana di grande valore.

Rina De Marco peraltro è molto conosciuta in paese, dove è stata per 40 anni la titolare della gioielleria Meloncelli in piazza Vittorio Emanuele col marito e il figlio Luigi, che è mancato in giovane età. Sarte di lusso, degne concorrenti dei brand più prestigiosi della moda del momento, sono state le sorelle della De Marco, ormai scomparse, note in paese col soprannome di “Cincillà”.

Solo Rina è scampata tra tutte. E’ lei che possiede il segreto dell’eterna giovinezza. Una ricetta che molti le invidiano e le ruberebbero volentieri. sp