Frutto di un quinquennio di lavoro, di studio e di collaborazione, IlSantoIlMattoIlFiume è finalmente realtà. Lo scorso 7 maggio infatti, alla presenza di un folto pubblico giunto per l’occasione, si è tenuta l’inaugurazione dell’esposizione permanente che rimarrà presso la rocca San Giorgio fino al 5 giugno 2022. Ospiti d’eccezione sono stati il Ministro per la Disabilità Erika Stefani e l’Assessore Regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità Alessandra Locatelli, le quali, insieme al sindaco di Orzinuovi Gianpietro Maffoni, al Consigliere Regionale Federica Epis con i colleghi Tironi, Carzeri e Girelli, nonché al Presidente della Provincia di Brescia Samuele Alghisi e ai numerosi amministratori locali, hanno “dato il la” all’esposizione. Tanto numerosi, poi, quanto essenziali anche i soci e collaboratori de La Nuvola: moltissimi i giovani, affiancati dall’esperienza di coloro che hanno visto crescere questa cooperativa che nei decenni è divenuta riferimento essenziale sul territorio per innumerevoli progetti, e tutti coloro che, a vario titolo, hanno reso possibile IlSantoIlMattoIlFiume.

“La fragilità è di tutti?”: questa la provocazione dalla quale tutto ebbe inizio. La mostra, infatti, è un progetto artistico di Elena Mochetti, collocata entro un più ampio progetto di ricerca ed azione promosso da Cooperativa La Nuvola, condotto da Costanza Lanzanova. Pensata in occasione del trentennale, caduto proprio nel 2021, questa esposizione si è posta degli obiettivi assai ambiziosi: promuovere una valorizzazione delle competenze degli operatori che si prendono quotidianamente cura delle persone fragili e di contribuire a cambiare la percezione che tutti noi abbiamo della fragilità e di chi se ne occupa.

«Ad Orzinuovi con questo evento abbiamo messo insieme la comunità e gli attori del mondo della disabilità. Questo mondo ha una particolarità rispetto agli altri settori della vita sociale: è talmente variegato e trasversale che ha bisogno di una fortissima cooperazione tra i membri di tutte le Istituzioni e degli enti del terzo settore – ha commentato il ministro Stefani – Non sono le persone con disabilità che si devono adeguare a noi ma è il mondo che deve fare sì che le persone con disabilità siano parte integrante della scuola, del lavoro, dello sport. Dobbiamo superare ancora molte barriere ma non ci possiamo fermare davanti al riconoscimento dei diritti. Lavorare insieme nel mondo della disabilità significa condividere e costruire insieme ogni provvedimento: niente su di loro senza di loro».

Varcando così l’ingresso della nostra rocca è possibile immergersi in un modo quasi a sé stante, capace di catturare e di incuriosire, frutto di un lavoro durato ben cinque anni: il progetto ha mosso i suoi primi passi nel 2017 e, seppur rallentato dalla tremenda esperienza del Covid, senz’altro ha potuto cogliere “in itinere” le reazioni e le evoluzioni antropologiche dovute alle conseguenze della pandemia. Si tratta dunque di un percorso quanto più attuale possibile, uno spunto di riflessione in grado di lasciare un profondo solco in ciascuno di noi.

«La responsabilità individuale e collettiva delle cooperative sociali è proprio quella di trovare un’occasione di dialogo e di cooperazione, trovando una convergenza tra vari interessi del territorio e delle persone che ivi vivono e operano – ha commentato la presidente de La Nuvola Rosangela Donzelli – La sfida è costruire non solo lavoro, servizi e attività ma anche progetti come questo. La soddisfazione è davvero molto grande».

Nell’arco di tutto maggio e giugno si terranno, infine, una serie di eventi collaterali alla mostra, capaci di dare ancora più voce e spazio alla creatività e all’interazione tra i diversi attori dell’esposizione.

Leonardo Binda