Parliamo delle Fontanelle: di quel luogo, che si trova sulla strada per Carpenedolo, che è stato definito «la Lourdes italiana». Non a caso, dal 1966 chiama a sé fedeli che, provenienti dai quattro angoli del mondo, sono particolarmente devoti alla Madonna Rosa Mistica.

Tutto questo perché, così almeno dice la storia, il 17 aprile del 1966 alla veggente Pierina Gilli apparve la Madonna. Si parla di Rosa Mistica perché, secondo il racconto della Gilli, la Vergine si è presentata con il nome di Rosa Mistica, Madre della Chiesa. Il suo simbolo sono le tre rose (bianca, rossa, gialla) presenti sul suo manto: i tre fiori simboleggiano la preghiera, il sacrificio e la penitenza, precise azioni che la Madonna ha chiesto ai fedeli per mondarsi dai peccati.

Alle Fontanelle non c’è una Chiesa vera e propria, ma un Santuario, che si presenta alla stregua di un anfiteatro aperto, dove al suo interno ci sono due cappelle per celebrare il culto della Santa Messa in alcuni periodi dell’anno.

Queste righe non ci servono per introdurre una sorta di trattato teologico: in materia non siamo competenti. Oltre tutto, la fede è una questione personale, nella quale non ci permettiamo di mettere becco. C’è chi crede e chi non crede; e tutti hanno le loro ragioni, che noi rispettiamo.

Il fatto è che, in merito alle Fontanelle, è in atto un delicato «confronto», che non ha niente di sacro, e nemmeno di teologico. Bisogna infatti sapere, che si parla apertamente di un progetto di ampliamento del Santuario delle Fontanelle. Progetto al quale si oppone il «Comitato tutela bene comune Colline Moreniche».

Ovviamente i cittadini del Comitato, che per far valere le loro ragioni sono pure scesi in Piazza, non hanno niente contro le Fontanelle, e nemmeno contro i fedeli, la Rosa Mistica e il culto Mariano in generale. Hanno solo delle riserve di carattere «ambientale»: semplicemente chiedono che il progetto si limiti ad una riqualificazione degli ambienti esistenti, evitando così di consumare altro suolo (si parola di 90.000 metri quadrati).

Come per la fede, anche qui non mettiamo becco: hanno ragione quelli del Comitato o ha ragione chi vuole ampliare il Santuario? Decideranno gli «organi competenti». Da parte nostra auspichiamo che si trovi un accordo, per evitare che, a causa di un luogo dedicato alla preghiera e alla pace, gli uomini non finiscano… per litigare. MTM