Di prim’acchito, così, su due piedi, vengono in mente le città future disegnate in alcuni film, come ad esempio «Metropolis», oppure «Her», dove si immaginava un’aggregazione di panorami e skyline di diverse metropoli attuali: da Los Angeles a Shanghai, passando per l’affascinante ed immancabile New York. Ma qui siamo, per l’appunto, nella fantascienza, cioè nell’immaginazione.

Invece, la città di Montichiari che hanno in mente gli amministratori è reale, o comunque fattibile. L’ha delineata, seppur per sommi capi, il sindaco Marco Togni nel corso di un consiglio comunale, manifestando l’intenzione di rendere Montichiari, naturalmente per gradi, un poco alla volta, una sorta di «smartcity».

Si tratta di un progetto che, grazie all’interazione tra pubblico e privato, vuole dotare la Città dei Sei Colli di un sistema di illuminazione pubblica molto efficiente, peraltro con un risparmio di energia, quindi di soldi. Stiamo parlando della riqualificazione e sostituzione di oltre dieci chilometri di linee elettriche, della sostituzione di centinaia di pali della luce, della riqualificazione di numerosi quadri elettrici e, soprattutto, della conversione a led di oltre 3.500 punti luce.

Se tutto questo non basta per farvi immaginare ad una città del futuro, aggiungiamo che il progetto prevede anche sistemi videomobili per contrastare l’abbandono dei rifiuti, sistemi di monitoraggio dei principali parcheggi (sistemi che, meglio precisarlo, tenendo sott’occhio la situazione minuto per minuto, sono in grado di guidare gli automobilisti al posto libero più vicino).

Il progetto prevede anche l’installazione di ulteriori 3 impianti di lettura targhe. Come detto poco più sopra, tutto questo, e in verità altro ancora, dovrebbe portare ad un notevole risparmio energetico.

Tutto questo, ribadiamo, sarà possibile in base ad un accordo tra pubblico e privato. Il privato (che naturalmente verrà individuato grazie ad una gara ad hoc) sarà chiamato ad un investimento di quasi due milioni di euro. Dal canto suo, il Comune di Montichiari dovrà sborsare un canone annuo non troppo distante dal mezzo milione di euro. Qualcosina in più rispetto a quanto spende oggi. Ma c’è da considerare che, al momento, il Comune deve gestire i guasti, che non sono infrequenti.

MT Marchioni