E’ stata una Festa della Repubblica «corposa» e bel riuscita quella organizzata lo scorso 2 giugno, la sera in Piazza Santa Maria, sul sagrato del duomo e dintorni. Il fatto è che, per l’occasione, l’amministrazione comunale ha pensato a una cerimonia semplice, ma molto partecipata. Una bella cerimonia, insomma, che non s’è trasformata, come capita spesso, in una rottura per i partecipanti, i quali, presenti giusto per… fare presenza, non vedono l’ora che tutto finisca per andare a fare cose più interessanti.

Niente di tutto questo. Innanzitutto il sindaco Marco Togni ha reso onore a Carla Montanari e Luca Landolfi, due nuovi Cavalieri al Merito della repubblica, che giusto al mattino, in città, dalle mani del Prefetto di Brescia, avevano ricevuto in meritato riconoscimento.

Poi è toccato ai ragazzi che compongono il Consiglio comunale di ragazzi, che, tra l’altro, hanno raccontato ai presenti il loro tour che hanno fatto a Milano, al Pirellone, sede della regione Lombardia, dove hanno incontrato, tra gli altri, la giunta regionale. Dopo il racconto di questa bella esperienza, il sindaco Marco Togni e gli assessori Angela Franzoni e Barbara Padovani hanno donato a tutti i componenti del consiglio comunale dei ragazzi una copia della Costituzione italiana. Atto dovuto, visto che era il 2 giugno, Festa della Repubblica, ma che comunque aveva anche un significato profondo.

Alla fine di tutto questo la «parola» è passata al Corpo musicale Carlo Inico di Montichiari, che, diretto dal maestro Massimo Pennati, ha proposto il tradizionale concerto della Repubblica, che non a caso è iniziato con l’«Inno di Mameli», con tutti i presenti che sono scattati in piedi, e qualcuno ha pure messo la mano sul cuore (è bello vedere questo attaccamento al nostro inno nazionale: significa che siamo orgogliosi di essere italiani…).

Dopo questo doveroso omaggio alla Repubblica, la banda di Montichiari ha snocciolato una serie di brani uno più bello dell’altro: dal celeberrimo «Va’ pensiero» di Giuseppe Verdi al brano che ha chiuso il concerto: «C’era un ragazzo che come me», di Gianni Morandi. Un inno alla pace (e Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. E poi un omaggio a Lucio Dalla nel decennale della morte, un omaggio a Mozart e tanti altri ancora. MT Marchioni