Domenica 10 aprile, alle 16 al Teatro Bonoris, la Banda Carlo Inico di Montichiari diretta da Massimo Pennati si ripresenta al pubblico con qualcosa di veramente nuovo: uno «spettacolo» dedicato a Mozart. Uno spettacolo molto particolare: un mix di chiacchiere e musica per raccontare, in modo decisamente non convenzionale, alcuni tratti della vita di quello che molti ritengono sia il più grande musicista mai passato sulla faccia della terra.

Lo spettacolo si chiama «Amadeus 25.0», perché si parla di Mozart partendo dalla sua «Sinfonia 25». Nello specifico, si prende in esame il primo movimento di questa bella composizione. In poco più di un’ora, si alternano la musica della Banda di Montichiari con le chiacchiere di Gianantonio Frosio, un componente della banda (suona il basso tuba) che si diletta con la storia della musica e che si prende la briga, ma di certo anche il gusto, di raccontare alcune cose poco conosciute di Mozart.

Tutto parte dalla convinzione che una qualsiasi opera d’arte (vale per la musica, ma anche per un dipinto, una poesia, un romanzo…) sia il riflesso dell’autore che l’ha composta. Ecco allora che, come in un gioco di specchi, la Banda di Montichiari tenta questo esperimento: ascoltare il primo movimento della «Sinfonia 25 in sol minore» di Mozart per sentire cosa questa musica «riflette» del suo autore. Un percorso particolare e originale, a metà strada tra una serata musicale e una chiacchierata tra amici. Un percorso che non procede per tappe in ordine cronologico, ma per sensazioni: quelle che, per l’appunto, trasmette la musica del genio di Salisburgo.

Ovviamente la Banda di Montichiari racconta le «sue» sensazioni; ma dal momento che la musica è «soggettiva» (ad una persona può ispirare una cosa, a una seconda persona un’altra cosa), il pubblico può anche non condividere quello che viene raccontato.

Insomma: quello di domenica 10 sarà un pomeriggio quantomeno curioso, per conoscere in modo diverso dal solito (anche con un po’ di ironia) uno dei più grandi geni XVIII secolo. MTM