Se il buongiorno si vede dal mattino, per il basket che milita nella cittadina sotto il cielo dei carpini s’intravvede una giornata con tanto sole. Il sodalizio cestistico che richiama molti giovani nella mitica palestra di via Dante nella quale alla fine degli anni novanta si allenavano i nazionali italiani di volley guidati dal grande Julio Velasco e dal “nostro” Angiolino Frigoni e ha visto nascere, crescere il volley made in Carpenedolo del presidente Luciano Baratti fino a scalare la vetta della duplice vittoria nelle Coppe Europee. Momenti di rara intensità sportiva che paiono riprodursi nella disciplina del basket ormai avviata a diventare adulta e far sognare i tanti sportivi che da sempre abitano all’ombra del maestoso campanile disegnato dal frate camaldolese Paolo Soratini, desiderosi di replicare i tanti titoli mondiali, nazionali, regionali e provinciali targati Carpenedolo, precursori di quella linfa che pare non doversi mai esaurire. La conferma viene dall’Under 14 del sodalizio Amico Basket diretto in cabina di regia dal presidente Claudio Bicelli coadiuvato dal vice Guglielmo Bertolinelli, dal Ds Andrea Ambrosi e dal dirigente Roberto Brunoni. Insieme hanno accompagnato una pattuglia di appassionati ragazzi ad un gratificante terzo posto nel campionato CSI Under 14 seguendo la loro crescita. Ripagati oltre che dal risultato ottenuto, nello sport un “conditio sine qua non”, anche dallo sviluppo dell’amicizia e senso di squadra desiderata dai coach e dintorni. Al terzo posto, battendo con un perentorio 68 a 47 i pari grado mantovani del Tripoli, hanno dato il loro valido sostegno Gabriel Pagano, Nicolò Beltrami, Ettore Bonetti, Diego Trigiani, Davide Porco, Diego Bertolinelli, Richard Fornari, Francesco Caramaschi, Davide Brunoni, Matteo Avesani, Matteo Tamassia, Riccardo Bicelli, Nicholas Azzini, Alessandro Zane agli ordini dei coach Diego Mantelli e Alessio Zuberti. “Nonostante le difficoltà iniziali – è l’incipit del vice Guglielmo Bertolinelli – di un gruppo che ha avuto diversi nuovi innesti ed ha faticato ad amalgamarsi soprattutto a causa dei pochi spazi disponibili negli impianti in essere sotto il cielo dei carpini, che hanno costretto a migrazioni nella confinante Acquafredda. C’è voluto il buon lavoro dei coach Mantelli e Zulberti per ridare fiato al gruppo, ripagati da un’annata in crescendo con le prestazioni della squadra che sono andate sempre migliorando e che hanno portato i nostri ragazzi a raggiungere un risultato importante”. Programmi per il futuro? “Il prossimo anno – s’avvia alla conclusione un soddisfatto Bertolinelli – questo gruppo affronterà una verifica importante. Dovrà mettere alla prova la propria maturazione in un campionato tosto come l’Under 15 FIP. Visti i precedenti abbiamo certezze positive. Amico Basket Carpenedolo vuole crescere, le condizioni ci sono”.

Enzo Trigiani