L’impianto di irrigazione dell’orto didattico della scuola media di Manerbio sarà presto digitalizzato, grazie all’associazione Chirone. L’obiettivo, spiegano dall’associazione, è duplice: sollevare il personale scolastico da questo compito e garantire la sopravvivenza dell’orto anche nei mesi estivi. L’intervento, che sarà realizzato non appena l’Amministrazione Comunale installerà un rubinetto vicino all’orto, coinvolgerà nuovamente gli studenti, che impareranno a programmare un dispositivo in grado di attivare l’irrigazione in base al livello di umidità del terreno. Un’attività che unisce coding, ovvero l’informatica ed educazione ambientale, sottolineando il valore di un uso intelligente e responsabile dell’acqua, risorsa sempre più preziosa. Un ulteriore passo in avanti per questo progetto che, durante l’anno scolastico appena concluso, ha beneficiato del prezioso supporto e della collaborazione dell’associazione presieduta da Fabrizio Bosio. L’orto didattico, infatti, nei mesi scolastici è stato riqualificato con l’aggiunta di nuova terra. Sono stati acquistati numerosi cassoni, scelti in collaborazione con le insegnanti e si è riprogettato l’orto coinvolgendo direttamente studenti e studentesse. Insieme a loro sono state selezionate le piante da seminare, e attraverso un diario è stata documentata la crescita di ortaggi e verdure. Si è trattato di un percorso che ha offerto l’occasione per riflettere sui ritmi della natura e sull’importanza di tutelarne gli equilibri. Le attività sono state coordinate da Alessandro Dini, socio di Chirone e laureato in Scienze biologiche. «Crediamo sia stato fatto un ottimo lavoro anche grazie alla collaborazione delle insegnanti – dichiarano dall’Associazione Chirone – I ragazzi e le ragazze hanno partecipato con entusiasmo, curiosità e attenzione. Siamo fiduciosi di poter proseguire il progetto anche il prossimo anno, grazie al supporto di chi ha scelto e sta ancora scegliendo di destinare a Chirone il proprio 5×1000. Queste risorse saranno reinvestite nel territorio, in progetti educativi e culturali legati alla scienza e all’ambiente». L’iniziativa non ha comportato alcun costo per la scuola ed è stata realizzata grazie al contributo del 5×1000 devoluto all’Associazione Chirone, con il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l’Ambiente. Il successo dell’iniziativa si evince anche dai commenti dei ragazzi. Uno di loro scrive che “l’orto è stato un modo per responsabilizzarci perché curare delle piante in fondo è come curare un ragazzo, se gli diamo amore e le giuste cure cresce sano e forte, ma se lo trascuriamo e, quelle poche volte che gli diamo attenzione gli mettiamo troppa acqua (gli mettiamo troppa ansia addosso) non cresce bene e inizia a perdere vita (inizia a perdere autostima) finchè muore. Ma ci ha anche insegnato che è facile fare crescere una pianta”. Questo studente ha colto nel segno il signifiato di questo progetto. Coltivare un orto didattico nelle scuole contribuisce a promuovere valori fondamentali come l’inclusione, la sostenibilità e la riconnessione con i ritmi della natura. Gli alunni imparano l’importanza del lavoro necessario per coltivare la terra, il ciclo della semina, dall’attesa al raccolto, e sviluppano una consapevolezza ecologica che guarda al futuro. Aspetti ben noti all’associazione Chirone che da tempo opera sul territorio bresciano e non solo con l’obiettivo di promuovere cultura. Chirone propone laboratori didattici, conferenze e seminari, corsi di formazione, mostre, installazioni, presentazioni di libri e di podcast. I destinatari di questa attività sono soprattutto i bambini, i cittadini comuni e i docenti. Tra le ultime iniziative, in ordine di tempo, a cura dell’associazione – insieme al gruppo Laboratorio fiume Mella – un podcast finalizzato a raccontare la storia del fiume Mella. “Sulle rive del fiume” è sviluppato in tre episodi e rientra nel progetto «Amphibia», realizzato con il contributo della Regione e della Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Barbara Appiani