Nel corso della vita, le nostre cellule accumulano spontaneamente numerose mutazioni dei geni: se la maggior parte può essere “riparata” o non causa particolari problematiche, altre, invece, possono originare dei tumori, frutto, senza entrare troppo nello specifico, della crescita fuori controllo e smisurata di una cellula “alterata”. Mutazione, però, non implica necessariamente l’insorgere di un tumore, ma ne aumenta certamente il rischio.

La difficoltà nel controllare e prevenire questa malattia è determinata principalmente dalla molteplicità di fattori di rischio che possono portare al suo sorgere: se ne annoverano diversi legati allo stile di vita (alimentazione, fumo, abuso di alcool, sedentarietà, esposizione al sole e ai raggi ultravioletti), a fattori ambientali (inquinamento atmosferico, agenti chimici, fisici o infettivi) oppure ancora a un’eventuale predisposizione ereditaria.

Per svilupparsi il tumore ha bisogno di ossigeno e sostanze nutritive, per questo produce sostanze capaci di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni che vadano ad irrorare il nuovo tessuto in crescita.

Spesso le cellule tumorali interferiscono con le risposte del sistema immunitario o modificano le proprietà di adesione delle cellule ai tessuti circostanti, in modo da favorire la formazione di metastasi.

La metastasi è il fenomeno con cui le cellule tumorali si spostano dalla zona in cui si sono formate a un’altra parte del corpo. Le cellule metastatiche si staccano da un tumore primario, viaggiano nel sangue o nei vasi linfatici e formano un nuovo tumore secondario in altri organi o tessuti. Di solito i tumori metastatici mantengono alcune caratteristiche del tumore primario. Le metastasi, nella maggior parte dei casi, sono tipiche delle fasi più avanzate della progressione del tumore ed è proprio la capacità di dare metastasi che contraddistingue un tumore maligno da uno benigno.

Tra gli adulti, le forme tumorali più diffuse sono quelle che colpiscono il colon-retto (12,3%), il polmone (11,2%), il seno (14,3%, con incidenze che, per il sesso femminile, possono arrivare anche al 30%), la cervice uterina, la prostata (10,4%, solo tra gli uomini), lo stomaco, la tiroide e l’endometrio.

Nel 2022 è stato calcolato che in Italia vi sono state circa 391.000 nuove diagnosi di tumore, 14.000 in più rispetto al 2020. Sebbene la principale causa dell’aumento delle diagnosi di tumore rimanga l’invecchiamento della popolazione, hanno avuto un certo peso anche gli effetti secondari della pandemia, conseguenti al blocco delle attività di screening e cura e alla riorganizzazione della sanità.

Tuttavia, migliorano le percentuali di sopravvivenza, soprattutto delle persone che sono ancora in vita a 10-15 anni da una diagnosi di cancro.

La sopravvivenza dopo la diagnosi di tumore è fortemente influenzata da due elementi: la diagnosi precoce, promossa da programmi di screening offerti alla popolazione, e la terapia, sempre più mirata ed efficace.

Gli screening sono esami condotti a tappeto su una fascia più o meno ampia della popolazione allo scopo di individuare una malattia o i suoi precursori, si tratta quindi di un metodo molto efficace di prevenzione primaria.

Il servizio sanitario nazionale fornisce gratuitamente accertamenti per la diagnosi precoce oncologica di alcuni tipi di tumore, come quello alla mammella attraverso la mammografia, il tumore del collo dell’utero con il test HPV e il Pap test, e il tumore del colon retto attraverso l’esame delle feci e la colonscopia.

La farmacia San Carlo, come tutti gli anni, si impegna a promuovere iniziative di sensibilizzazione e prevenzione contro il tumore anche attraverso una serie di progetti promossi dall’AIRC e la campagna Follow the Pink della Fondazione IEO-MONZINO.

Per questo è molto importante sostenere la ricerca!

Dott.ssa Chiara Cottinelli