Nel ricco panorama associativo rovatese è nata recentemente l’associazione “La Giostra a Colori”, una realtà particolare che, siamo sicuri, darà un grande contributo alla comunità ed alle famiglie che hanno al loro interno persone “speciali”, che hanno bisogno di stare insieme in un contesto che non sia solo quello famigliare.

Abbiamo incontrato Antonia Zanotti che da anni è impegnata nel servizio ai diversamente abili e che è la presidente di questa nuova realtà:

«Come nasce l’idea di creare un’associazione che si occupi di persone diversamente abili a Rovato, quale è la vostra storia, quali sono le vostre origini?»

«L’associazione “La Giostra a Colori” è nata dal-l’esigenza di famiglie del territorio di Rovato di creare un proprio spazio ludico-ricreativo dedicato ai ragazzi, ma anche alle loro famiglie.

Il nome è stato scelto come metafora rievocando le giostre colorate dei luna-park dove chiunque può salire e dove il divertimento è assicurato.

Sulla nostra “giostra” c’è posto per tutti: sia per partecipare che per aiutare. L’idea era di avere un’ambiente fatto su misura per i nostri ragazzi e che diventasse una sorta di auto-mutuo-aiuto per le famiglie. Il bisogno si è accentuato nel periodo post lockdown e soprattutto per i ragazzi adolescenti che, dopo aver terminata la scuola del-l’obbligo, faticano a trovare spazi a loro dedicati per il tempo libero.

«Dove si trova la vostra sede, che tipo di attività svolgete e quanti ragazzi seguite attualmente?»

«La nostra sede si trova a Rovato in via Giuseppe Verdi 2.

Le attività che svolgiamo sono incentrate sul divertimento, gioco, apprendimento e sport.

Ovviamente tutto organizzato all’insegna della spensieratezza e del divertimento. Attualmente i ragazzi che partecipano ai nostri appunta-menti settimanali, divisi in più giorni, sono una quindicina; la loro età varia dai 7 anni in su».

«Cosa significa per voi donare il vostro tempo ai ragazzi ed essere volontari in questa associazione?»

A.Z.: «Per tutti noi il donare del tempo gratuitamente è arricchimento e gioia e ci fa comprendere come, anche un nostro semplice aiuto, per loro può fare la differenza». 

«Se vi fossero famiglie interessate, come potrebbero mettersi in contatto con voi?»

«Abbiamo un nostro indirizzo di posta elettronica dove poterci contattare: 

lagiostraaacolori@gmail.

com.

Mentre, per chi volesse informarsi meglio su ciò che facciamo, ci può seguire su Facebook e su Instagram dove abitualmente pubblichiamo informazioni e foto dei nostri progetti».

«Da quanti volontari è costituito l’attuale gruppo? È possibile unirsi a voi?»

«Attualmente il numero dei volontari è di 7 persone, ma ci auguriamo che se ne possano aggiungere presto altre, sensibili, aperte ad arricchirsi e disposte a salire sulla nostra “giostra colorata”. 

Il nostro appello è rivolto a tutti, soprattutto ai giovani, affinché i nostri ragazzi, che di solito faticano a stringere amicizia, si ritrovino con persone coetanee e possano condividere con loro momenti di normalità». 

«Quali sono oggi i bisogni sociali delle persone diversamente abili?»

«I ragazzi hanno bisogno di svago e divertimento e, l’unico modo per rendere possibile questo, è la vicinanza reciproca, la condivisione e un loro ambiente, aperto a tutti, che possano riconoscere come una seconda casa.

Infine vogliamo rivolgere un ringraziamento alla Fondazione Angelini nella persona del presidente Federico Manenti, al Comune di Rovato, ai volontari e a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione del nostro centro».

Per informazioni: La Giostra a Colori: lagiostraaacolori@gmail.com e tramite i profili social Facebook ed Instagram.

Emanuele Lopez