In un periodo storico in cui, inspiegabilmente, credere nell’imprenditoria e nel desiderio dei giovani di dare linfa vitale a progetti innovativi, anticonformisti e tali da aprirsi a sfide di portata globale, è sempre meno consueto, l’esperienza di Torri Solare costituisce un esempio eccezionale. Nata nel 2007 a Quinzano d’Oglio, l’azienda, alla guida del 35enne Michele Torri, oggi è tra le realtà più innovative nel campo della produzione di pannelli fotovoltaici.

La terza generazione – il nonno è stato patron, poi seguito dal padre e dal fratello, delle Torri Fonderie–Pressofusione e lavorazione di alluminio – con all’attivo un diploma di perito meccanico e il rimpianto di non aver mai indossato la corona d’alloro dopo la decisione di lasciare gli studi per gettarsi anima e corpo nel mondo dell’imprenditoria, oggi Torri dà lavoro a ben quaranta dipendenti, ha registrato un aumento costante di fatturato del quale un’ottima parte investito in filiera, mezzi e know-how.

Nata come un’esperienza legata strettamente al criptomarchio del “made in Italy”, con tutto il suo portato di scelte imprenditoriali e di posizionamento, oggi la Torri Solare, specializzata nella produzione e nell’assemblaggio di pannelli solari e, di recente, grazie ad una stretta collaborazione con grandi realtà internazionali, ha iniziato ad inserirsi anche nel mercato di inverter e batterie al litio-fosfato. Le sfide del domani, in un settore, come quello energetico, specie legato alle tecnologie del rinnovabile, che, di qui ai prossimi decenni, costituiscono, forse, la più sfida più dinamica e faticosa che l’Europa, come Unione e come continente, dovrà affrontare. Una scelta che, come evidenzia spesso lo stesso Torri, vuole portare elettricisti, impiantisti e, in ultima battuta, i clienti stessi, ad installare su tetti di abitazioni, aziende agricole, uffici e strutture produttive dei prodotti che nascono e vengono distribuiti attraverso il canale in esclusiva ‘Artigiani del fotovoltaico’, al di fuori dei canali consueti della grande distribuzione e legati ad un mercato selezionato. Un modello che, secondo una logica di medio-lungo termine, punta ad offrire pannelli ristenti, performanti e capaci di garantire una durabilità senza pari.

Se il domani sarà effettivamente l’era del “green”, del predominio (almeno parziale) delle rinnovabili e della rivitalizzazione della grande tradizione innovativa e produttiva dell’industria italiana è tutto da relegare al campo delle ipotesi; oggi, però, possiamo prendere atto di un dato chiaro ed inequivocabile: il desiderio di fare impresa e di mettersi in gioco, con tutti i rischi del caso, continua a bruciare sotto le ceneri di anni di pessimismo e sconforto, pronto a risorgere come un’araba fenice.

Ad maiora, dunque, per Michele, la sua azienda e il futuro del suo progetto imprenditoriale: il successo di Torri Solare sarà, senza dubbio, un successo per l’ambiente, l’economia locale e le comunità che potranno beneficiare delle opportunità create sul territorio.

Leonardo Binda