Una nuova forma giuridica per Acque Bresciane srl con sede amministrativa a Rovato (presso Cogeme): dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio provinciale, potrà essere formalizzata con atto notarile la trasformazione in Società Benefit (SB). Si tratta di una trasformazione su base volontaria, la prima in Italia per una utility del Servizio idrico integrato, che laimpegna a raggiungere obiettivi specifici a beneficio del territorio, dei cittadini e degli operatori.
Nessuna rivoluzione rispetto al presente – Acque Bresciane resterà una società a responsabilità limitata totalmente pubblica -, ma una trasformazione che le consentirà di definirsi anche Società Benefit e in futuro di avviare il percorso di certificazione B corp. La B corp., è una impresa che sceglie di rispettare i più alti standard di scopo (profitto + impatto positivo); responsabilità (portare vantaggi); trasparenza (garantita da obblighi, ma fondamentalmente un valore). In questo caso, come accade per ogni forma di accreditamento, una parte terza verificherà il rispetto dei principi enunciati e degli obiettivi ad essi legati.
Il percorso per diventare SB è stato avviato un anno fa e ha visto come tappa fondamentale l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della modifica statutaria. Dopo il passaggio in Consiglio provinciale si è tenuto ai primi di maggio l’atto notarile che ha modificato lo Statuto.
All’art.4 si legge. Infatti, “in quanto società benefit, Acque Bresciane srl intende perseguire finalità di beneficio comune e operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni e attività culturali e sociali, enti e altri portatori d’interesse”.
Come nascono e cosa sono le Società Benefit?
Dal gennaio 2016 l’Italia ha introdotto, prima in Europa e prima al mondo fuori dagli USA (dove la forma giuridica di Benefit Corporation, equivalente alla Società Benefit italiana, è stata introdotta dal 2010 e ora esiste in 33 Stati), la Società Benefit per consentire a imprenditori, manager, azionisti e investitori di proteggere la missione dell’azienda e distinguersi sul mercato rispetto a tutte le altre forme societarie attraverso una forma giuridica virtuosa e innovativa.
L’impatto della pandemia sui mercati ha costretto molti imprenditori a ripensare il concetto stesso di azienda, che oggi sembra destinato a evolvere verso nuovi valori fondanti. Principi di sostenibilità ambientale, parità di genere e innovazione ubiqua. Aspetti etici dell’operato delle imprese ai quali i consumatori sono sempre più attenti, come dimostrano molte ricerche.
Le Società Benefit (SB) rappresentano quindi un’evoluzione del concetto stesso di azienda. Mentre le società tradizionali esistono con l’unico scopo di distribuire dividendi agli azionisti, le società benefit sono espressione di un paradigma più evoluto: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera. Molti sintetizzano il concetto di società benefit ricorrendo alle 3P: persone, pianeta, profitti.
Il numero di società benefit in Italia continua ad aumentare. Gli ultimi dati di Infocamere, datati aprile 2021 censiscono poco meno di mille (926) benefit corporation nel nostro Paese. Un numero quasi raddoppiato nell’anno della pandemia, visto che a fine marzo 2020, sempre secondo Infocamere, le organizzazioni di questo tipo erano 511. Questa forma giuridica è diffusa in tutte le regioni dello Stivale e, in particolare, in Lombardia (316), Lazio (117) ed Emilia Romagna (94).
Mauro Ferrari