E’ un’opera che sa di rivalsa, che in qualche modo, seppur sempre con grande garbo e delicatezza, vuole elogiare quegli eroi del quotidiano che, di fronte alle più terribili fatiche della vita hanno comunque deciso di non arrendersi. Dunque quale miglior soggetto che una rappresentazione allegorica del grande lavoro svolto dalla Polizia Locale orceana durante questi due anni di pandemia per congratularsi con le Forze dell’Ordine municipali per la loro presenza e vicinanza alla comunità orceana. A dipingere la scena un noto artista, Giovanni Martinelli, anch’egli impegnato in una lunga e dura battaglia contro il virus, ricoverato per più di sette mesi tra terapie intensive, sale operatorie e centri di riabilitazione. Un vero incubo, un calvario quello vissuto dal pittore orceano, che però non ha indebolito il suo grande cuore, ancora capace di guardare in faccia la dura realtà di ogni giorno così cambiata dopo quel febbraio 2020 che resterà per sempre nelle pagine più buie della nostra storia.

«L’idea di realizzare quest’opera nasce da un mio caro amico, Franco Gualeni, il quale mi ha ispirato la produzione di una tela dedicata proprio alla nostra Polizia Locale e che potesse essere donata al Comandante Vittorio Paloschi, gli agenti e al sindaco Maffoni in occasione delle celebrazioni per la ricorrenza di San Sebastiano, militare romano e martire, patrono dei Vigili Urbani – ha commentato l’artista – Mi sono così messo all’opera e ho subito colto l’idea di realizzare un quadro che richiamasse l’idea della protezione, della tutela che i tanti uomini e donne in divisa garantiscono alle comunità ove si trovano ad operare». Così dunque, nel giro di alcune settimane, l’estro di Martinelli ha saputo realizzare un omaggio sentito e sincero, frutto non solo di una passione per l’arte che affonda le sue radici sin dalla più tenera età ma anche di un processo di formazione e di aggiornamento costante al quale l’artista orceano ha sempre cercato di dare spazio tra le altre incombenze della vita. «L’arte, in ogni sua forma ed epoca, è sempre stata un mezzo potentissimo capace di comunicare emozioni, sentimenti e pensieri: ne ho colto il fascino ancora da piccolo studente delle elementari ed ora, ormai felice pensionato, continuo a coltivare lo studio e la conoscenza tanto dei grandi maestri del passato e del presente quanto il perfezionamento delle tecniche nella resa dei volti e delle iconografie – ha concluso Martinelli – Quest’opera che ho voluto donare alla Polizia Locale conserva in sé una parte di me stesso, della tremende esperienza vissuta a causa del Coronavirus e del mio desiderio, deciso e forte, di dare un segno di speranza a tutti coloro che, scoraggiati dalle difficoltà dell’oggi, hanno perso la visione del domani». Un proposito di cui Martinelli è certo testimone con la sua arte e con lo straordinario esempio di coraggio, caparbietà ed attaccamento alla vita e agli affetti che ha dimostrato nella sua personale lotta contro il morbo, uscendone infine vincitore.

Leonardo Binda