Tra i grandi 1009 elettori del nuovo capo dello Stato, Orzinuovi ha avuto l’onore di avere un rappresentante d’eccezione, il senatore e sindaco Gianpietro Maffoni.

Un’esperienza che Maffoni giudica emozionante, interessante e che lo ha riempito di orgoglio. “Dalla votazione fino  al discorso di insediamento del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono stati giorni frenetici, fatti di riunioni, di tentativi di trovare un accordo su un nome. Anche se non è quel presidente proveniente dall’area di centrodestra che  noi di Fratelli d’Italia avremmo voluto,  mi ritengo fortunato e sono orgoglioso di essere stato chiamato ad esprimere il mio voto per la più alta carica dello Stato”. Con Maffoni hanno votato altri 320 senatori di cui 6 a vita,  630 deputati e 58 delegati regionali.

“Il discorso di giuramento di Mattarella in Parlamento mi ha  trovato d’accordo su molti punti e noi di Fratelli d’Italia l’abbiamo applaudito in parecchie delle sue riflessioni – spiega Maffoni. “Ci ha trovato concordi nel passaggio contro gli scafisti, nella battaglia contro la tratta e la schiavitù degli esseri umani, nel punto in cui il presidente Mattarella ha ricordato che siamo ancora una Repubblica parlamentare e il Parlamento ha il primato su tutto. Anche se non è il presidente che avremmo voluto – ribadisce Maffoni – , ho apprezzato diversi contenuti del suo discorso, soprattutto quando ha parlato della necessità di un  processo riformatore che deve interessare il versante della Giustizia”.  

Uno dei passaggi più applauditi è stato infatti il tema della Giustizia con la richiesta che le riforme annunciate giungano presto a compimento. “I cittadini devono tornare ad aver fiducia nella magistratura, è assolutamente vero – continua Maffoni – e le parole di Mattarella ci fanno ben sperare che si chiuda il capitolo dell’uso politico della giustizia che tutti hanno toccato con mano. Alle parole del presidente della Repubblica ci auguriamo che adesso seguano i fatti, le azioni, le leggi. Mattarella ha richiesto un’Italia più giusta e più moderna nel dopo epidemia e questo ci trova concordi”.

Resta inoltre sullo sfondo lo snodo delle elezioni politiche del 2023, con la ricerca di nuovi assetti sia nel centrodestra che nel centrosinistra. sp