Un’ iniziativa nata lo scorso anno dalla cooperazione delle Istituzioni scolastiche del territorio e dall’assessorato alle Politiche Educative volto a contrastare sul nascere l’insorgenza di comportamenti aggressivi e di atti di bullismo, promuovendo interventi di sensibilizzazione di tali fenomeni, in crescente aumento sul territorio, dovuti anche all’impatto psicologico e relazionale della pandemia sulle giovani generazioni, facendo leva soprattutto su una maggiore educazione digitale, anche degli adulti.

Il progetto ha lo scopo di organizzare  laboratori formativi e attività di carattere culturale e sociale scolastici e extrascolastici destinati ai bambini, ragazzi e adolescenti volti a promuovere la cittadinanza attiva, partecipata, rappresentativa, consapevole e solidale come formazione della persona; prevenire il disagio giovanile attraverso iniziative mirate in cui le ragazze e i ragazzi possano sperimentare il valore del proprio contributo e sentirsi protagonisti attivi del cambiamento; ad aiutare i giovani ad assumere comportamenti capaci di far fronte alle richieste e alle sfide della quotidianità e a conoscere e apprezzare i beni artistici e culturali del territorio e gestirne esperienze di valorizzazione e di tutela. E non solo. Il progetto è rivolto anche alle famiglie e, in generale, alla comunità educante con lo scopo di attivare iniziative volte a far acquisire anche ai genitori e agli educatori la consapevolezza del fenomeno e delle sue manifestazioni, la capacità di decodificarne i segnali, nonché l’importanza del dialogo con i figli – vittime di soprusi o spettatori di violenze. 

Nell’ambito di tale cooperazione anche quest’anno scolastico è stato organizzato, tra gli altri,  un ciclo di incontri rivolti alle famiglie, agli educatori e ai ragazzi che hanno come protagonisti esperti del settore che ci aiutano a riflettere sulla consapevolezza della genitorialità e delle proprie responsabilità, a ripensare l’uso degli schermi digitali nella quotidianità; a saper dire dei no legittimandone la motivazione; a sensibilizzare la comunità su fenomeni quali cyberbullismo e bullismo.  

Nell’ambito di questo ciclo Il 14 dicembre ore 20:30 presso la Congregazione della Sacra Famiglia a Orzinuovi, rifletteremo insieme allo psicologo e psicoterapeuta, presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano, Matteo Lancini, “su cosa significhi essere adulto oggi e quali conseguenze – e responsabilità – porti l’aver costruito una società competitiva e ideale dove, come se non bastasse, si continua a invadere la mente dei figli e degli studenti e a chiedere tacitamente loro di essere se stessi nel modo immaginato da madri, padri, insegnanti, disinteressandosi del loro presente e del loro futuro prima ancora che delle loro fragilità”.