Egregio Direttore, dopo aver scritto numerose lettere dove lamentavo il cattivo stato delle strade manerbiesi, finalmente si era intravista una schiarita con le dichiarazioni degli assessori addetti che riportavano ampie assicurazioni che il “piano-asfaltature” sarebbe stato eseguito in tempi programmati e non biblici. Perfetto! Avevamo subito pensato, finalmente qualcuno si era reso conto delle condizioni da quarto mondo delle strade cittadine. Il piano era stato iniziato con asfaltature impeccabili nei vari punti del paese, dove, dicevano, c’era più bisogno. Tutti soddisfatti? Manco per niente. Perché dopo qualche mese tutto si era arrestato, fino al mese scorso, quando si sono visti in giro per le strade vari mezzi stradali in preparazione di nuove asfaltature. Ci siamo! Abbiamo pensato tutti. Contrordine, cittadini! A questo punto, vorrei sapere cosa fare e a chi rivolgermi per gridare: Vergogna! Non richiediamo nessun materiale avveniristico, solamente un po’ di asfalto che garantisca un po’ di sicurezza sulle strade per l’incolumità sia delle persone che dei mezzi che le percorrono. Qualcuno mi ha già suggerito di fare una novena e di chiedere la grazia a San Cristoforo, patrono dei viaggiatori, ma io le grazie non le chiedo perché sto bene in salute e non mi va di disturbare per queste cose chi è più in alto di noi. Per questi interventi abbiamo i “Nostri Terrestri Eletti” che se ne devono occupare. Ma gli assessori come sono? Chi lo sa!? Anche perché noi ci troviamo degli assessori scelti dal sindaco, senza sapere quale provenienza hanno e se hanno esperienza politica: alcuni siamo andati a cercarli lontano, come se noi manerbiesi fossimo tutti degli analfabeti, politicamente ed amministrativamente parlando. Una volta dicevano: Lavoro, Salario, Tasse, Servizi da pretendere. Ma forse a Palazzo Comunale pretendono che la grazia la chiediamo direttamente a loro, alla Santa Giunta? Quello che è successo, da far perdere la pazienza, è sì l’esecuzione del Piano Asfaltatura, ma limitata a dei riquadri, da cui è stato asportato il manto, fazzoletti da riasfaltare. In parole povere, innumerevoli rappezzi, tanto da arrivare a suggerire di cambiare il nome di Manerbio in “RAPPEZZOPOLI”. E che dire di via Duca d’Aosta, che è stata sistemata dopo vari tentativi falliti, ma dove non abbiamo ancora visto i dissuasori di velocità, tanto richiesti dai residenti e mai piazzati, per la sicurezza degli studenti all’uscita della Scuola Media. La colpa della limitatissima recente asfaltatura è forse da attribuire anche dal mancato stanziamento della Regione Lombardia sulla viabilità, però dove è finito il famoso “tesoretto salvatutto”? Allora adesso, giunti a questo punto dovremmo accontentarci? Eppure le tasse le paghiamo, l’imu la paghiamo, addizionali comunali, regionali, irpef, irap, iva e chi più tasse ha più ne metta… le paghiamo tutte senza battere ciglio. Per far asfaltare in modo completo le strade del centro e delle periferie dovremo forse fare lo sciopero della fame o incatenarci alla statua della dea Minerva in Comune?