“Il fiume racconta leggende” per una guida del turismo ecosostenibile, è il primo volume dei Quaderni dell’istituto di istruzione superiore “Vin-cenzo Dandolo” di Bargnano di Corzano, una ideazione del professor Roberto Consolandi, storico dell’arte, docente presso l’ITT di Orzivecchi, cui hanno contribuito i tutor scolastici Stefania Bocchi, Stefania Ferri, Salvatore Agliata, Roberto Ruotolo e Mario Silini, e gli studenti del settore economico tecnico del “Turismo” delle classi  quarte sezioni A e B, quinte A e B dell’anno scolastico 2018 -2019, e quarte A e B, quinte A e B, dell’anno scolastico appena concluso; inoltre, per l’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, la valorizzazione dei prodotti del territorio e la gestione delle risorse forestale e montana, gli allievi delle quarte C, P e Q, A.S. 2019-2020; per i “Servizi enogastronomia e ospitalità alberghiera”, la quarta B e la quinta A dell’A.S. 2019-2020.

Un percorso diretto a contatto con le realtà del nostro territorio che ha consentito agli studenti una formazione culturale di assoluto livello. 

“Il principio che ha animato questo importante progetto – dice il dirigente scolastico del Dandolo, il professor Giacomo Bersiniè il rispetto dell’ambiente, del territorio, della natura e del paesaggio, conciliando innovazione e tradizione, che nella loro complementarietà si armonizzano nel concetto di sostenibilità ambientale, alimentare e turistica. Studentesse e studenti uscendo da scuola per incontrare dal vivo le bellezze artistiche, architettoniche, paesaggistiche e culinarie della nostra Bassa Bresciana hanno raccolto materiale vario e prezioso, che poi ha dato forma e spessore a questo bel volume, frutto di un apprendimento  cooperativo e di servizio. Sotto l’attenta regia del prof. Roberto Consolandi i docenti hanno guidato e sorretto le loro classi  in questo itinerario storico-culturale, facendo maturare nei loro studenti non solo competenze tecnico-professionali, ma soprattutto senso civico e valori di cittadinanza attiva. Infatti, il volume costituisce un’utile guida che potrà essere utilizzata dai cittadini dei comuni della Bassa Bresciana e quelli lambiti dal fiume Oglio coinvolti nel progetto per conoscere e gustare in tutti i sensi le bellezze artistiche, paesaggistiche e culinarie di cui è ricco il nostro territorio, così come si sono formate nel corso del tempo”. Cristalline al riguardo le parole di Giovanni Benzoni sindaco di Corzano:

“Oggi più che mai abbiamo scoperto l’importanza dei paesaggi che ci circondano, l’esserne privati per un lungo periodo ci ha reso più riflessivi  e consapevoli che l’essere umano vive in simbiosi con il suo territorio. Forse davamo per scontate troppe cose. L’uomo non avrà più come missione il profitto egoistico con se stesso al centro di tutto, ma ricercherà un equilibrio tra gli elementi che compongono la sua vita, mettendo sulla bilancia la natura, il paesaggio e gli elementi vitali”

“Il fiume – sottolinea il prof. Roberto Consolandi, volano tra l’altro di progetti ambiziosi e straordinari come “Atlate” e “Atlante 2” che hanno dato visibilità nazionale e internazionale all’istituto “Vincenzo Dandolo” di Corzano ed agli istituti ad esso coordinati – è simbolo del “fluire delle forme”, dello scorrere universale, della fecondità, della vita, della morte e della rinascita, ponte eterno tra la sorgente e la foce nell’imma-ginario collettivo di ogni civiltà. Il valore semantico, storico e culturale del fiume non poteva che confluire nella Comunità educante dell’IIS Dandolo di Bargnano, all’insegna dell’educare con la bellezza. Potremmo essere sedotti dai riflessi dell’acqua, dalle sponde, dal letto, dalla forza di gravità pendente, dai flutti o mulinelli che lambiscono detriti fra i meandri, dai racconti delle genti fiumane, dalle fresche ballate, dall’incipit gucciniano”. 

Questo quaderno è il frutto di un lavoro sinergico che ha visto quali attori protagonisti i docenti, le istituzioni pubbliche e private, musei, sponsor, fotografi, personale ATA, ma soprattutto gli studenti delle classi quarte e quinte degli indirizzi Turistico, Alberghiero, Agrario e Caseario del-l’istituto Vincenzo Dandolo. Una particolare avventura culturale che ha consentito agli attori protagonisti, agli studenti, di “capire e vivere realmente con impegno i percorsi formativi attivi, sviluppare ed esprimere le proprie idee il senso dei propri ruoli nella comunità educante e nella società”.