Nell’ambito degli eventi estivi programmati dal Comune di Montichiari, in collaborazione con le associazioni locali, giovedì 21 luglio, organizzata da Pro Loco Montichiari, si è svolta la prima di una serie di serate intitolate “ScopriAmo Montichiari”. In questo primo incontro “Montichiari in poesia” sono state declamate poesie scritte da poeti locali dedicate alla nostra città. Nel suggestivo chiostro della Pieve di San Pancrazio, poesia esso stesso, dalle poesie più datate, di Giovanni Bellandi, scovate dallo storico Daris Baratti in un libretto edito nel 1921, lette da Cecilia Agnelli, Sonia e Luciano F. Gilli; ad opere attuali, protagonisti sono stati i versi, soprattutto in dialetto. Coinvolgenti gli intermezzi musicali a cura della Scuola d’Archi Pellegrino da Montechiaro; m° chitarrista Stefano Festa e m° flauto traverso Michele Piacenza, che hanno spaziato fra brani italiani e internazionali famosi, molto applauditi dal pubblico presente. Tra gli autori contemporanei purtroppo scomparsi: Augusto Desenzani, Giuseppe Boschetti, Peppino Mura, i 3 fondatori della famosa Compagnia Café dei Piöcc; Giovanni Alberti, indimenticabile attore, promotore di iniziative culturali e commerciali e Germano Possi, letti da Adriana Mori, attrice e regista ella stessa della Compagnia dialettale. A seguire gli altri invitati alla serata: Pietro Treccani, le cui poesie sono state lette da Roberto Lusardi, attore; la sottoscritta Ornella Olfi ed Enrico Ferrario, Presidente Pro loco. Poesie dettate dal profondo senso di appartenenza alle proprie radici, cogliendo l’essenza di molte persone, luoghi sacri e storici, lavori, tradizioni, ricordi: la storia di quello che fino a poche generazioni fa era un borgo contadino e da anni è diventato ufficialmente Città. Testimonianze di quanto abbiamo imparato fin da piccoli, con uno stile di vita economicamente povero, ma ricco di sentimenti tra le persone e anche per la nostra natura, primo fra tutti il fiume Chiese, ora più che mai in grave pericolo. Versi che è bello condividere con chi sa osservare con il cuore come noi ogni piccola meraviglia che, proprio perché a portata di mano, rischia di non essere valorizzata come merita e di cui, spesso capita, ce ne rendiamo conto solo quando non c’è più. Indispensabile stare con i piedi per terra, ma rigenerante volare ogni tanto fra le nuvole, senza tempo e senza limiti, sognando ad occhi aperti. Certamente anche Montichiari ha le sue magagne e i nostri scritti, pur se addolciti in poesia, includono anche queste, ma l’amore per la nostra città ci fa dire che per noi è “casa”, dove ritornare sempre per un abbraccio rassicurante. Un grazie all’amministrazione comunale, rappresentata dal vice sindaco Franzoni, assessore alla cultura; agli infaticabili volontari della Proloco; allo storico Baratti, al fotografo e giornalista Migliorati, ai musicisti, al tecnico luci, a noi poeti, al numeroso pubblico, che ha sfidato temperature bollenti per partecipare e applaudire calorosamente e…non ultimo, alla magia della Pieve, silenziosa ed incantevole cornice a parole e musica.

Ornella Olfi