Una presenza silenziosa, devota, quasi fosse una melodia soave, tale da essere percepita soltanto da coloro che la sanno ascoltare per davvero.

A chi tra noi, magari di sfuggita, non è mai capitato di varcare le porte della nostra Parrocchiale, magari verso l’ora di pranzo, quando, completamente vuota, si mostra in tutta la sua genuina bellezza.

Silenzio, una fioca luce che trapela, sottile, dalle bifore del cleristorio, lassù, nella parte alta della navata centrale.

È così che si presenta la nostra chiesa, quasi quotidianamente, ai sagrestani orceani. Un gruppo affiato, che da moltissimi anni condivide, con grande devozione, una missione di primaria importanza.

Li troviamo lì in sagrestia, nel luogo in cui quotidianamente si ritrovano per lavorare e per fare due chiacchiere, Agostino Bariselli, Giovanni Bertocchi e Domenico Gennari.

Con all’attivo anni ed anni di servizio, per loro occuparsi della parrocchia e dei suoi luoghi di culto è prima di tutto un bel modo per fare del bene.

«I principali compiti del sagrestano sono di aprire la chiesa al mattino, preparare le messe e in generale mettersi a disposizione nel momento in cui si rende necessario – hanno raccontato – Ogni giorno, sin dalle prime ore, provvediamo alla sistemazione dei banchi, degli altari e del tabernacolo, oltre che ovviamente predisporre i vari paramenti, specialmente nei periodi di importanti celebrazioni, come Natale, Pasqua e in occasione del patrono».

A prestare il proprio contributo sono moltissimi, donne e uomini della città e delle frazioni: Rosa Mantovani, Angelo Brocchi, le signore che si rendono disponibili a fare le necessarie pulizie, l’affiatato gruppo delle lettrici nonché molti fedeli. 

«Non ci tiriamo mai indietro quando serve qualcosa alla nostra chiesa e per la nostra comunità. Molti di noi si sono impegnati in prima persona in quell’importante restauro, intrapreso a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, collaborando attivamente con il Comitato. Come dimenticare, proprio in questa circostanza, l’importante contributo di Mario Zucchi, Giacomo Capretti e dello stesso Agostino Bariselli – hanno continuato –  Ciò che ci porta qui ogni giorno con il sorriso è credere in ciò che facciamo, è fare per Fede, iniziando dalle piccole cose e assumendosi compiti sempre più importanti».

Un esempio, dunque, carico di un profondo significato, che rimonta a ciò che ha cimentato per secoli la nostra Comunità: Fede e servizio, credere e rimboccarsi le maniche con la ferma volontà di donare una parte della propria vita agli altri. Un’importanza, quella di tutti coloro che lavorano e collaborano a fianco della Parrocchia, che anche Don Domenico ha voluto ribadire.

«La nostra riconoscenza va a tutti i volontari che giorno per giorno vivono attivamente la nostra chiesa – ha dichiarato il parroco – Nonostante questa pandemia tanto terribile ci abbia privato dell’affetto di alcuni di loro, i gruppi di Orzinuovi e delle frazioni lavorano con grande energia e slancio. Ovviamente mi auspico che tanti vogliano seguire la loro strada e iniziare un bel cammino al servizio della comunità”. 

Leonardo Binda