Più volte abbiamo scritto che Montichiari è, o almeno vuole diventare, un luogo anche turistico. I «richiami» non mancano: dal Castello Bonoris che domina la Bassa al grande Duomo di Piazza Santa Maria, passando per i musei, le colline, il Centro Fiera, l’aeroporto ed altro ancora.

A tutti questi ne va aggiunto uno che ai monteclarensi è particolarmente caro: l’antica e omonima Pieve che si trova sul cocuzzolo del Monte di San Pancrazio. Pieve che, oltre ad essere un glorioso simbolo della storia e della religiosità di Montichiari, è utilizzata anche per eventi culturali (i concerti, ad esempio, che in questa location hanno sempre un sapore particolare).

Ebbene, come abbiamo riferito già in altre occasioni, la Pieve di San Pancrazio non se la passa troppo bene: il tempo è passato, e passa, anche per lei. I segni si vedono soprattutto sul tetto e sul campanile, che avevano la necessità di essere sistemati. C’era la necessità di intervenire, insomma. Come sempre, prima di aprire il cantiere bisognava trovare i soldi. Ora che sono stati trovati, i lavori di «risanamento» dell’antica chiesetta sono finalmente iniziati.

Le cose da fare sono parecchie, sia fuori che dentro. Però, come capita sempre, dovendo (anche) fare i conti con i soldi disponibili si è deciso di cominciare dall’esterno: praticamente dalla ricostruzione dell’apparato ligneo del campanile e dal tetto, cioè dai coppi, che verranno sistemati e/o sostituiti. Una volta che la Pieve sarà stata messa in sicurezza e, come dicono i nostri nonni, all’asciutto, si potrà eventualmente procedere, sempre compatibilmente con le risorse disponibili.

Per intanto, in questa fase si spenderanno quasi 350.000 euro, di cui 150 arrivati, tramite Regione Lombardia, grazie ai fondi dell’immancabile Pnrr. E se 80.000 euro sono stati sborsati dal Comune (che anche in questa occasione ha fatto la sua parte), il resto è a carico della parrocchia, che come sempre ha potuto contare su donazioni varie di fedeli e pure di aziende.

Se tutto andrà come dovrebbe, questa prima trance dei lavori dovrebbe concludersi in un anno o forse anche meno, cioè entro l’estate 2024, stagione in cui per ovvi motivi la Pieve è molto visitata.

MTM