Un gruppo di studenti dell’Istituto Comprensivo di Manerbio ha vissuto una settimana ricca di scambi culturali, di condivisione di esperienze e di interazioni con compagni stranieri. Sette ragazzi delle classi terze, accompagnati dalle insegnanti Silvia Casilli e Elena Saldi, hanno partecipato, dal 5 all’11 aprile, al progetto Erasmus Plus, con meta la Svezia. Gli alunni hanno frequentato una scuola di un paese nei dintorni di Stoccolma, la Samskolan di Saltsjöbaden. L’istituto si trova tra le colline che circondano il fiordo su cui si affaccia la capitale ed è il punto di riferimento di una serie di piccoli paesi del distretto. I ragazzi sono stati ospitati da famiglie molto accoglienti che hanno fatto il possibile per mettere i ragazzi a proprio agio, obiettivo raggiunto davvero con successo, come precisano le professoresse Casilli e Saldi. Nella scuola svedese, alunni e insegnanti hanno individuato un approccio equilibrato tra materie prettamente teoriche e laboratori pratici che permettono a tutti gli alunni di scoprire le loro potenzialità e, grazie ad un programma specifico di orientamento, progettare il loro futuro. Inoltre, altro punto di forza di questo sistema scolastico, è la scelta di introdurre alcuni ‘international courses’, cioè materie affrontate, fin dalla scuola elementare, in lingua inglese attraverso modalità che ricalcano la metodologia CLIL che prevede l’apprendimento di contenuti disciplinari, in una lingua straniera, attraverso tecniche didattiche. Grazie a questa metodologia, che viene applicata in ogni materia, l’alunno è parte attiva del proprio apprendimento. La permanenza in Svezia della delegazione della scuola manerbiese è stata anche l’occasione per visite culturali e per scoprire le bellezze artistiche del territorio. Ragazzi e insegnanti, tra le altre cose, hanno visitato il quartiere storico di Stoccolma, Gamla Stan, il villaggio di Skansen e il Moderna Museet. Nel giorno del rientro in Italia, il pensiero di tutti i partecipanti è stato rivolto al momento in cui i ragazzi svedesi avrebbero raggiunto la scuola manerbiese per la seconda parte della mobilità, questa volta come comunità accogliente nei confronti di un gruppo di dieci studenti, che in parte avevano accolto gli alunni. Grande è stata la soddisfazione di insegnanti ed alunni nel partecipare alle attività proposte che hanno riguardato lezioni in lingua inglese, laboratori creativi e STEM, un laboratorio di pasticceria e un’uscita didattica a Milano. La disponibilità delle famiglie ad accogliere i ragazzi svedesi ha permesso ad un maggior numero di alunni, rispetto a quelli dell’Istituto Comprensivo di Manerbio, di partecipare all’esperienza delle mobilità Erasmus. L’entusiasmo dei ragazzi, così come delle famiglie, è stata la conferma che l’accoglienza è una grande opportunità da coltivare. Il bilancio complessivo di questa doppia esperienza è assolutamente positivo: studenti e insegnanti ne sono usciti arricchiti e carichi di nuove idee da condividere e sperimentare.  Questo viaggio si aggiunge ai numerosi effettuati da alunni e insegnanti della scuola di Manerbio e rientra nell’attuale programma Erasmus plus che fa riferimento agli anni 2021-2027. Partecipare al Programma Erasmus+ significa godere di un’opportunità unica di crescita personale e vivere un’esperienza concreta di mobilità europea. Inclusività, formazione di alta qualità e interculturalità sono certamente i capisaldi di questo programma, finalizzato ad una partecipazione attiva alla società democratica. Le insegnanti Casilli e Saldi hanno parlato di una esperienza molto ricca che ha permesso di cogliere i numerosi aspetti di un sistema scolastico tra i più innovativi e di successo del panorama europeo. A credere fortemente in questi percorsi di formazione e crescita è la dirigente Annamaria Alghisi che, anche per questa esperienza, come per le numerose precedenti, ringrazia vivamente gli insegnanti, sempre preparati e motivati, le famiglie coinvolte e gli alunni che hanno saputo mettersi in gioco.  

Barbara Appiani