Dal 23 al 25 maggio 2025, in Piazza Italia a Manerbio, ha sostato la tenda di “Sanitari per Gaza”. È una rete nata nel dicembre 2023, in seguito allo scoppio dell’attuale guerra Israele-Hamas. Come dice il nome, è formata da medici, infermieri e personale sanitario in generale. Il suo scopo è prima di tutto informare e sensibilizzare l’opinione pubblica in merito agli attacchi subiti dalle strutture ospedaliere a Gaza. Ha creato anche un database di medici e infermieri disponibili per missioni umanitarie. Per il loro invio, la rete si appoggia a PalMed Italia, l’Associazione dei Medici Palestinesi in Italia.

La tenda di cui abbiamo parlato all’inizio sta circolando per raccogliere fondi da investire in medicinali e pronti soccorsi mobili, oltre che per informare. Dal marzo 2025, infatti, è in corso a Gaza una crisi umanitaria senza precedenti: insieme a cibo e acqua, scarseggiano altri generi essenziali come gli antibiotici. Si tratta insomma della situazione descritta da Emergency al Politeama di Manerbio il 6 maggio, in occasione della proiezione del cinedocumentario “No Other Land”. 

La crisi umanitaria è aggravata dalla bassa età media della popolazione locale: circa metà degli abitanti di Gaza appartiene alla fascia d’età dagli 0 ai 20 anni. Quasi 20 000 bambini e ragazzi sono stati uccisi dall’inizio della guerra a oggi. Poi, bisogna contare quelli feriti, mutilati, traumatizzati 

e denutriti. 

“Sanitari per Gaza” è un’azione dal basso che coinvolge l’opinione pubblica in un’emergenza che tocca anche il diritto internazionale. Le strutture sanitarie sono infatti tutelate dalle convenzioni di Ginevra: accordi internazionali sul rispetto dei diritti umani durante le guerre, stipulati a partire dal 1864. Gli attacchi militari alle strutture sanitarie si sono estesi anche alla Cisgiordania. 1355 sanitari sono stati uccisi e ce ne sono a centinaia prigionieri nelle carceri israeliane. Non c’è adeguata assistenza nemmeno per le donne incinte, né per i malati di cancro, o per i pazienti affetti da malattie croniche o infettive. 

Visto che le istituzioni sono alquanto tiepide nell’affrontare la crisi umanitaria, i “Sanitari per Gaza” si sono rivolti ai manerbiesi e agli altri comuni cittadini italiani, decisamente più disposti ad ascoltare le loro richieste di “cessate il fuoco”, di scarcerazione dei sanitari detenuti illegalmente e di soccorso umanitario alla popolazione civile. Anche se i comuni cittadini non possono intervenire in prima persona, il coinvolgimento dell’opinione pubblica in quanto sta avvenendo a Gaza ha impedito che la guerra in corso scivolasse totalmente nell’oblio. Il presidente Sergio Mattarella ha dedicato proprio a questa crisi umanitaria parte del discorso per la Festa della Repubblica. 

Nel frattempo, la tenda di “Sanitari per Gaza” ha programmato un’estate di itinerari. La tenda stessa è un’allusione alla situazione dei civili bombardati, che hanno perso le abitazioni o vivono in edifici semidistrutti. L’estate si annuncia rovente in ogni senso.