In attesa che l’Europa si decida a fare qualcosa per aiutare le famiglie, che sono sul disperato andante per via dei costi dell’energia, che sono triplicati, in certi casi addirittura quadruplicati (vedere le bollette di luce e gas; c’è da mettersi le mani nei capelli…). In attesa che l’Europa si dedica a fare qualcosa per aiutare le famiglie, dicevamo, convinto che «chi fa da sé fa per tre», il Comune di Manerbio s’è dato una mossa, mettendo a disposizione delle famiglie locali un tesoretto da 80.000 euro, che le stesse possono utilizzare per cercare di calmierare il caro bollette.

La situazione è tragica. Per colpa della guerra, ma non solo, perché non bisogna dimenticare che gli aumenti erano iniziati ancora prima dell’invasione dell’Ucraina, i costi dell’energia, che sono saliti alle stelle, stanno strozzando le nostre aziende. E questo è il vero problema, perché se le aziende (che, lo ricordiamo, sono la vera forza del nostro sistema produttivo) chiudono, beh, va tutto a carte quarantotto.

Parimenti, gli italiani sono preoccupati anche per questioni «meno grandi», ma non per questo meno pericolose: le bollette delle utenze domestiche, che, a causa degli aumenti del gas e della corrente elettrica, hanno fatto non passi da gigante, ma dei veri e proprio salti verso l’alto, che neanche il nostro bravo campione olimpico di salto in alto sarebbe capace di fare. Tutti abbiamo visto schizzare verso l’alto le bollette della corrente elettrica, che, quanto a importi da pagare, di fatto si sono moltiplicate per tre o per quattro, a volte anche per cinque. Non da meno le bollette del gas, che hanno seguito la stessa strada.

Come sempre accade in Italia è partita la caccia al colpevole, e, contemporaneamente, è partita la ricerca delle soluzioni: qualcuno propone un tetto al prezzo del gas, altri un tetto al prezzo della corrente elettrica, altri ancora puntano sul disaccoppiamento dei costi rispetto alle varie forme di energia… C’è poi chi vuole riaprire il nucleare, chi realizzare immense distese di campi fotovoltaici, chi piantare pale eoliche…

Intendiamoci: in tutti questi discorsi c’è del vero. Tutto fa brodo, insomma. Però non possiamo dimenticare che, per fere tutto questo o altro ancora, serve tempo. Ma le aziende e le famiglie di tempo non ne hanno, perché le bollette sono da pagare subito, ora.

Per questo è da accogliere con entusiasmo l’iniziativa del Comune di Manerbio, che, senza aspettare il gas che arriva chissà da dove, senza attendere l’energia nucleare e/o le pale eoliche, ha tirato fuori un tesoretto di 80.000 euro da destinare a 268 famiglie (quelle che avevano fatto richiesta grazie ad un apposito bando scaduto lo scorso agosto).

Il contributo previsto era pari al 50% delle spese sostenute, per un massimo di 300 euro. Ma dal momento che, a quanto pare, sono avanzati dei fondi, gli stessi sono poi stati suddivisi in modo proporzionale tra coloro che avevano fatto richiesta.

Certo, il contributo non risolve il problema, ma è comunque un bell’aiuto.  MTM