Il 12 dicembre 1969, una bomba esplose nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana, a Milano. Il 28 maggio 1974, avvenne lo stesso in Piazza della Loggia, a Brescia, proprio durante una manifestazione antiterrorismo. Una strage ancora più sanguinosa fu quella del 2 agosto 1980, alla stazione di Bologna Centrale. I tre episodi sono emblematici di quella che fu chiamata “strategia della tensione”: impiegare attentati imprevedibili e devastanti per incutere paura nella popolazione e desiderio di misure autoritarie per rafforzare la sicurezza. In particolare, la strage di Piazza Fontana inaugurò gli “anni di piombo”: un periodo di estremizzazione degli scontri politici, fino alla violenza vera e propria. I tre attentati hanno in comune anche l’ispirazione politica di estrema destra, nonché retroscena mai del tutto chiariti, in cui erano coinvolti i servizi segreti italiani. Proprio questa vasta “base dell’iceberg” e la mancanza di luce sui mandanti delle stragi hanno reso urgente il “fare memoria”: ricordare ogni anno quanto avvenuto e il peso che rimane sulla coscienza collettiva.

Un modo di farlo è proprio la staffetta podistica “Per non dimenticare”, che unisce annualmente le tre città. Fin dal 1987, Manerbio è una tappa, per interessamento dell’ANPI locale. L’associazione ha anche mantenuto la continuità dell’iniziativa fino ai giorni nostri. Insieme ad essa, hanno firmato l’iniziativa: la Casa della Memoria, il Comune di Brescia, l’Associazione Familiari Caduti Strage di Piazza Loggia, la Provincia di Brescia, la FIVL (Federazione Italiana Volontari della Libertà), la CGIL, la CISL e la UIL. La partecipazione degli atleti è stata garantita dall’AGAP (Associazione Gruppi Amatori Podistici) e dal Coordinamento Staffette Podistiche per Bologna, nonché dal Circolo Dipendenti Comunali di Bologna.

La sera di domenica 31 luglio 2022, i podisti sono arrivati in Piazza Italia a Manerbio. Ad accoglierli, ovviamente, c’era l’ANPI, insieme all’assessore Fabrizio Bosio e ai consiglieri comunali Giuseppe Migliorati, Nerina Carlotti e Annamaria Bissolotti. Insieme a loro, c’era un gruppo di cittadini interessati all’iniziativa. Per loro e per gli atleti, era stato preparato un rinfresco offerto dal Comune.

L’arrivo dei podisti è stato un momento allegro come sempre. Sulle maglie, spiccavano i nomi della Diecimiglia del Garda e del Gruppo Podistico di Minerbio (non è un errore di stampa… esiste ed è in provincia di Bologna).

Dopo i ringraziamenti alle associazioni che hanno garantito il supporto all’iniziativa dal 1987 a oggi, è arrivato il momento conviviale. Il giorno dopo, i podisti di Manerbio hanno raccolto il testimone “per non dimenticare”. E si spera che questa non sia solo una metafora.

Erica Gazzoldi