Come si può arrivare ad un “Contratto di fiume” e che importanza ha aderire a questo protocollo per la tutela del nostro fiume? Le risposte a queste domande sono state formulate durante un convegno che si è svolto il 7 giugno scorso nell’oratorio Sant’Apollonia di Seniga. L’incontro è stato organizzato dalla Provincia e ha coinvolto direttamente anche il territorio manerbiese, in prima fila nella creazione del “laboratorio fiume Mella”. Al convegno ha partecipato anche il primo cittadino Paolo Vittorielli, oltre ad un gruppo di sindaci dei comuni dell’asse rivierasco della pianura bresciana. A fare gli onori di casa Elena Ferrari sindaco di Seniga. Sono seguiti poi gli interventi dei consiglieri provinciali Caterina logo, con delega al territorio e Sergio Aurora. L’incontro è proseguito con l’esposizione di argomenti tecnici che hanno illustrato la procedura per giungere ad un contratto di fiume con un focus particolare sull’importanza di aderire a questo protocollo per la tutela del fiume e per sentirsi comunità intorno ad esso. Mila Campanini e Dario Kian, in rappresentanza di Regione Lombardia, hanno illustrato le modalità per realizzare il contratto di fiume portando ad esempio altri contratti di fiume già attivi in Regione. A conclusione della parte tecnica, il dottor Davini responsabile del settore territorio per la Provincia, ha chiarito il ruolo fondamentale che questo ente può svolgere. Dario Selleri, tra i principali promotori del laboratorio Fiume Mella, sottolinea di aver colto con entusiasmo l’invito della Provincia “Sono onorato di poter spiegare il lavoro del laboratorio e di accennare a questa rete associativa che intende promuovere un rinato interesse nei confronti del nostro fiume”. Come ha spiegato Selleri “ad oggi il laboratorio è già stato promotore di numerose iniziative ed ha realizzato diversi eventi per promuovere una nuova sensibiltà da parte dei cittadini verso l’ecosistema fiume e cercare di coinvolgere associazioni del territorio. Fino ad ora sono una ventina gli enti e le associazioni della pianura bresciana che hanno aderito al laboratorio Fiume Mella”. Il convegno si è svolto in un’area dal valore simbolico: Seniga è l’ultimo paese toccato dal Mella prima dell’immissione nel fiume Oglio a Ostiano. La campagna conoscitiva e informativa di questo importante progetto proseguirà il proprio iter con un convegno a settembre in Valle Trompia, per concludersi con l’ultimo incontro in programma a Brescia con data ancora da definirsi. L’incontro di Seniga segue quello di Manerbio dello scorso 22 maggio che ha visto il laboratorio Fiume Mella, insieme all’associazione Chirone, organizzare un evento informativo, coinvolgendo l’Università degli Studi di Parma. Il convegno è stata l’occasione per focalizzare l’attenzione sullo stato del fiume è sulle attività che la comunità e le associazioni stanno promuovendo, in costante dialogo con la Provincia. Oltre alla parte illustrativa relativa alle criticità del Fiume Mella – in cui è stato evidenziato come l’antropizzazione ha modificato e in alcuni casi annullato l’ecosistema del fiume – si è parlato delle problematiche in termini di risorsa idrica e del ciclo minimo vitale per il corso d’acqua. Sono, inoltre, state illustrate le problematiche derivanti dall’abuso di fertilizzanti nel settore agricolo e di come in certi casi anche gli sbarramenti per le centraline elettriche possano causare problemi significativi per la fauna ittica. Al convegno, che si è svolto al teatro Memo Bortolozzi, sono intervenuti i consiglieri provinciali Caterina Lovo, Sergio Aurora, e Riccardo Canini, nelle duplice veste di sindaco di Dello e consigliere provinciale. A seguire, Fausto Viviani presidente della Cooperativa Solidarietà Manerbiese ha parlato del bosco Demos di Manerbio, un’area dedicata al ripristino della biodiversità sul fiume. Domenico Pedroni, presidente della Fondazione Castello di Padernello ha incentrato la sua relazione sulla necessità di lavorare ad un corridoio verde e sulla bellezza del nostro patrimonio paesaggistico. Infine, Dario Selleri, del laboratorio Fiume Mella, ha illustrato le numerose attività che si stanno proponendo alle amministrazioni locali della pianura bresciana. L’obiettivo di questo lavoro è quello di giungere ad un corridoio verde da sud di Brescia fino a Seniga e di rendere questa area verde fruibile, alle persone, attraverso una Greenway, progetto peraltro presentato durante il corso di pianificazione urbanistica dell’università di Brescia dall’ingegner Paolo Ungaro che collabora da tempo a questo progetto.
Barbara Appiani