Descrizione del candidato sindaco. Si presenti agli elettori

Ho 53 anni, sono nato a Rovato dove ho sempre vissuto. Sposato da 26 anni con Elena, mia compagna di scuola, abbiamo due figli.

Sono imprenditore nel settore agroalimentare.

Ho deciso di impegnarmi personalmente perché attorno a me si sono coalizzate tre vere liste civiche, fermamente convinte che la centralità della persona debba essere anima e valore fondante di tutte le politiche di una buona Amministrazione.

Quali sono i punti principali del Suo progetto politico e amministrativo?

Voglio scardinare il sistema stanco destra-sinistra che ha governato Rovato in questi anni e lavorare per dare alla nostra città una visione proiettata al futuro coinvolgendo nuove forze competenti. 

Le logiche di partito non servono a Rovato.

Vogliamo costruire una nuova scuola elementare sul viale della Stazione con due finalità: riqualificare il quartiere, sempre dimenticato, e decongestionare le altre scuole che sono al collasso e che vanno mantenute, ristrutturate e potenziate.

Il progetto di riqualificazione prevede anche lo spostamento del Comando dei Vigili in Stazione

Sono contrario alla costruzione del Mercato coperto, progetto che risponde a logiche superiori e che è già morto prima di nascere. L’area mercatale andrà ripensata per potenziare il mercato del lunedì e rendere fruibile tutti i giorni quegli spazi.

Il tema più sentito dai cittadini: sicurezza e immigrazione. 

Quali sono le politiche da seguire per migliorare la percezione di sicurezza nella vita quotidiana dei rovatesi?

Sicurezza ed immigrazione sono due ambiti distinti con modalità di gestione diverse. La sicurezza dei cittadini la si raggiunge con adeguate misure di prevenzione: intensificazione della presenza della polizia municipale soprattutto nelle zone più a rischio e da qui nasce l’idea di spostare la sede del comando dei vigili nei pressi della stazione.

L’immigrazione va distinta tra irregolare e regolare. Per quanto riguarda l’irregolare dobbiamo costantemente monitorare il territorio comunale e assolutamente far rispettare le leggi

Per quanto riguarda invece l’immigrazione regolare il fenomeno va governato con conoscenza e competenza, la politica deve promuovere condizioni di benessere e d’inclusione dei nuovi rovatesi, per prevenire e rimuovere le situazioni di disagio.

Qual è la sua strategia di sviluppo per quanto concerne il commercio e il turismo (pensiamo ad esempio a quello eno/gastro-nomico) a Rovato?

Il tessuto commerciale di Rovato è molto potente, grazie alle iniziative dei privati, è giunto il tempo di aiutarli e valorizzare il loro lavoro. L’aiuto ad associazioni quali Le vie di Rovato è la strada giusta.

Sul tema del turismo invece c’è molto da fare, Rovato ha un patrimonio che va valorizzato.

Penso all’enogastronomia come volano di questo sviluppo, la confraternita del Manzo all’Olio, di cui sono uno dei fondatori, può essere un veicolo importante.

Cultura e Sport, anche da qui si può ripartire per superare l’emergenza Covid-19. Come secondo lei?

Abbiamo in mente il completamento della cittadella della cultura attorno alla nostra bellissima biblioteca della Strada Larga.

La città ha poi bisogno di una sala cinema-teatro, non possiamo più aspettare. Per lo sport vanno potenziate le strutture già presenti e vanno aiutate in modo concreto le tante associazioni sportive.

Cogeme, Acque Bresciane, LGH e A2A quali le strategie del Comune di Rovato nel variegato mondo delle società multiservizi del territorio?

Cogeme, di cui il comune di Rovato è il primo azionista, è stata ed è tuttora una società da salvaguardare e da sviluppare d’intesa con i comuni soci. 

Dopo le vicende degli ultimi anni deve tornare alle origini. Va condiviso un piano industriale che permetta di continuare a distribuire dividendi e servizi.

Mauro Ferrari