Il gruppo rovatese dell’AIDO è attivo fin dal 1978 e ad oggi conta ben 710 iscritti. Il nuovo consiglio direttivo, in carica dall’agosto 2019, si sta fortemente impegnando per continuare verso la popolazione l’opera di sensibilizzazione per la donazione di organi.

Ultimamente se ne parla poco a livello mediatico, ma la donazione di organi, così come quella di sangue, in certi casi è l’unica soluzione utile per salvare la vita umana.

Quali sono gli organi che possono essere donati?

Gli organi e i tessuti che possono essere donati dopo la morte sono: cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas, intestino, pelle, ossa, tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache, vasi sanguigni. 

La donazione potrà avvenire solo in seguito alla diagnosi di morte, con criteri neurologici, e solo se il defunto ha espresso in vita la volontà a diventare donatore. In caso contrario, il prelievo sarà consentito solo se i familiari non si opporranno.

Tanti non sanno che alcuni organi e tessuti possono essere donati anche da una persona in vita, e sono: rene, parte del fegato, midollo osseo, cute, placenta, segmenti osteo-tendinei, cordone ombelicale.

«Oggi la vera sfida della sensibilizzazione alla donazione – ci dice Giuseppina Buffolipresidente della sezione rovatese – è riuscire a far capire l’importanza di questo gesto alle nuove generazioni e agli immigrati che sono ormai residenti nel nostro paese. Ricordo a tutti che, oltre all’iscrizione diretta all’associazione, con il progetto partito nel 2010 “Una scelta in Comune”, è possibile manifestare la propria volontà anche presso lo sportello anagrafe al momento del rinnovo o rilascio della carta d’identità. Questo consenso indicherà che si è favorevoli alla donazione ma non include l’iscrizione all’associazione». 

PERCHÈ DONARE? 

È importante esprimere la propria volontà alla donazione perché ciò solleva la famiglia dalla responsabilità di dover decidere di donare gli organi di un proprio caro nel momento delicato e drammatico in cui viene comunicato che non c’è nulla da fare. 

Anche dal punto di vista religioso, sebbene vi siano differenze, è chiaro che le principali religioni del mondo di fatto ammettono, permettono ed incoraggiano il trapianto e la donazione di organi.

Donare è un grande gesto anonimo e gratuito di solidarietà, di civiltà, di amore, di fratellanza, è un gesto che può salvare o migliorare la vita di altri ed è l’ultima terapia possibile quando tutte le altre cure non hanno funzionato. 

«Ci piace pensare – continua la Buffoli – che potremo continuare a vivere, non solo nel cuore dei nostri cari, ma anche far parte della vita di persone che non conosciamo e che non ci conoscono».

Questo è il motivo per cui i volontari di AIDO Rovato continuano la loro opera di sensibilizzazione sociale che si traduce nella organizzazione di eventi aggregativi, come ad esempio, la “Camminata solidale” dello scorso anno, oppure attraverso i banchetti.

Lo scorso 5 marzo i volontari sono stati presenti davanti alle chiese di Rovato centro, Duomo e S. Andrea, per dare informazioni; sono state inoltre raccolte delle offerte di autofinanziamento con la consegna di mimose da poter regalare alle signore in occasione della festa della donna.

Emanuele Lopez