A Berlingo e Paderno Franciacorta operano le volontarie di UADA (abbiamo avuto modo di conoscerle anche a Rovato dove l’Amministra-zione Comunale si è prontamente attivata per sostenerle nello sforzo della lotta al randagismo) che stanno riscontrando, purtroppo, delle difficoltà nel rapportarsi con le due Amministrazioni franciacortine proprio sul tema della gestione delle colonie feline.

Le chiamano “gattare”, ma in realtà svolgono un ruolo fondamentale per la società attivandosi con recuperi di vari animali vaganti o feriti sul territorio (volatili, ricci, cani, gatti coniglietti ecc.). consegnandoli poi alle opportune autorità. Per quanto riguarda i mici segnalano le colonie all’Ats di competenza, procurano ogni mese le pappe per i felini randagi e pagano, a volte di tasca propria, le ben più costose sterilizzazioni.

“A Berlingo vi sono cinque colonie, tutte censite e sono tutte a carico nostro – affermano le volontarie – se era relativamente facile gestirle in periodo pre-Covid organizzando bancarelle per raccolta fondi e cibo ora con le misure di contenimento della Pandemia e del distanziamento sociale, ci stiamo trovando in serie difficoltà. A Paderno invece – continuano le volontarie – abbiamo difficoltà di accesso alla colonia perché è localizzata presso una struttura di servizio delle multiutility del territorio e dove, per ragioni di sicurezza, non ci è consentito accedere, ma senza il nostro supporto nel controllo delle nascite si rischia l’aumento esponenziale dei mici. Non avendo il permesso di poter posizionare le gabbie “trappola” per il recupero abbiamo 4 femmine che hanno partorito aumentando il numero che eravamo riuscite a restringere a 20. Calcolando 5 gattini a femmina arriveremo a 40 gatti a metà giugno e così via”.

Quello che servirebbe, concordano le “gattare”, è soprattutto un appoggio da parte dei Comuni, oltre che una maggiore consapevolezza del problema da parte di tutti i cittadini.

“Avremmo davvero bisogno di trovare dai Sindaci di Berlingo e Paderno più sostegno; abbiamo percorso la strada del dialogo presso le Amministrazioni Comunali, ma sinora senza riscontro positivo. Ci auspichiamo, dopo questo articolo, che vi sia da parte degli amministratori una presa di coscienza delle problematiche relative alle colonie feline e al loro sovrappopolamento. 

Chiediamo un aiuto concreto al mantenimento o alla  stipula di convenzioni veterinarie per le relative cure; così come accade in altri Comuni franciacortini e nel rispetto della Legge Regionale 33/2009, Lotta al randagismo e tutela degli animali d’affezione, art. 111”.

È utile ricordare che i gatti randagi sono protetti da normative nazionali, regionali e comunali; hanno oggi lo status di animali tutelati a tutti gli effetti con il diritto ad assistenza e cura da parte dell’Ats Veterinaria. Ad essi è garantita la possibilità di transitare e stazionare dove preferiscono: nessuno può arrogarsi il diritto di spostare un gatto dal luogo in cui è sempre vissuto, sia questo uno spazio pubblico o privato, né può impedire che venga nutrito o curato, se non vuole correre il rischio di compiere un reato: maltrattamenti o uccisioni a danno di gatti randagi sono veri e propri reati penali punibili anche con il carcere.

La responsabilità è del Comune dove si trova la colonia; le persone che si occupano della nutrizione e della cura dei gatti sono privati cittadini o volontari appartenenti ad associazioni di volontariato per la protezione animale iscritte al Registro Regionale.  I volontari sono tutelati dalla prospettiva giuridica in quanto responsabili riconosciuti dalle Autorità.

“Noi – chiosano le gattare – mettiamo al servizio delle Amministrazioni la nostra passione e le nostre competenze; a loro chiediamo di aprire il cuore, il gesto più bello in questo periodo buio dal quale speriamo di uscirne tutti quanti con una sensibilità diversa da quella che avevamo quando ne siamo entrati. Il Comune di Berlingo fa parte dell’Associazione Nazionale Comuni Virtuosi, dimostri di essere virtuoso anche nei confronti dei piccoli mici randagi”

Mauro Ferrari