Una scuola “verde”, con un occhio di riguardo alla “Giornata della Terra”; l’Istituto d’istruzione superiore Lorenzo Gigli di Rovato, che accoglie oltre un migliaio di alunni tra indirizzi liceali e istruzione professionale, offre il suo contributo alla salvaguardia del pianeta grazie ad un nuovo progetto ambientale. L’Istituto ha, infatti, avviato un rapporto di collaborazione con l’associazione 5R Zero Sprechi, per consolidare nel tempo un efficace processo di raccolta differenziata all’interno dei propri spazi. Per promuovere un modello di scuola ecosostenibile, attraverso le 5R (Riduzione, Riuso, Riparazione, Riciclo e Recupero), che stanno alla base di un’economia circolare a zero sprechi. Gli studenti saranno ambasciatori di queste buone pratiche.

Lucia, Zogaj, Federico e Nicholas, i rappresentanti d’istituto, si sono formati grazie all’intervento del presidente di 5R Zero Sprechi, Marco Migliorati.

A loro volta, i ragazzi formeranno i singoli rappresentanti di classe, arrivando così in breve tempo a coinvolgere tutti gli studenti. 5R Zero Sprechi (con sede a Provaglio d’Iseo) è un’associazione che non persegue fini di lucro ma che da tempo organizza serate informative rifiuti zero, serate su sistemi di trattamento rifiuti pericolosi, assistenza alla separazione, incontri nelle scuole, attività “Rigioco” (recupero giocattoli usati), incontri per orientamento alla tariffa puntuale, tavole rotonde con i Sindaci, Eco point e info point, recupero rifiuti abbandonati e tante altre attività legate al rispetto dell’ambiente a alla sostenibilità. 

Nel caso del Gigli “un primo incontro formativo – spiega Migliorati – è avvenuto con il cosiddetto Riciclo Quiz, un metodo formativo efficace e divertente per imparare a riconoscere i materiali di consumo quotidiani, il loro impatto ambientale e il confe-rimento corretto”.

Lo stesso test è stato poi sottoposto al personale scolastico, per coinvolgere in un colpo solo tutta la comunità educante rovatese. 

Il progetto del Gigli, in un percorso che durerà un paio d’anni, prevede anche momenti formativi con esperti e divulgatori scientifici: il primo a essere interpellato dai ragazzi, attraverso un incontro web, è stato Enzo Favoino, coordinatore scientifico della piattaforma “Zero Waste Europe”, impegnato dal 1990 sui temi della raccolta differenziata, del riciclaggio, del compostaggio e della riduzione complessiva della spazzatura. 

La speranza è che il rientro, più ampio, alle lezioni in presenza possa tradursi in una massiccia adesione alla campagna per una scuola libera da plastica e rifiuti inutili. 

La plastica è il problema principale da affrontate; si stima che ogni anno vengono prodotte 280 milioni di tonnellate di plastiche e che da qui al 2050 la cifra, se non cambierà qualcosa, rischia di raddoppiare. Almeno 8 milioni finiscono nei mari di tutto il mondo, portati dai fiumi o trascinati al largo dalla risacca sulla spiaggia; ad almeno 250 miliardi ammonterebbero nel solo Mediterraneo i microframmenti, quelli più pericolosi perché finiscono nella catena alimentare. Si intuisce ,quindi, l’alto valore culturale e sociale dell’iniziativa introdotta dall’Istituto rovatese. 

Mauro Ferrari