Il 2020 ma anche il 2021 sono stati – e sono – anni molto difficili per tutto il settore culturale a causa della pandemia da Covid-19.
Ne hanno risentito anche le Biblioteche pubbliche e i loro frequentatori che hanno vissuto chiusure e sospensioni dei servizi con misure straordinarie che hanno inciso pesantemente sulle modalità di fruizione e sui numeri.
Molte biblioteche e molti bibliotecari si sono chiesti, in questi tempi di pandemia, come mantenere servizi attivi anche durante la chiusura, per evitare che si possa allentare, perfino recidere, il rapporto con i propri utenti.
La risposta, apparentemente scontata, è consistita principalmente nello sviluppare tutte le modalità di fruizione a distanza, sia quelle per così dire “storiche”, sia nuove da sperimentare.
Abbiamo incontrato Ivano Bianchini, responsabile della Biblioteca e Centro Culturale Cesare Cantù di Rovato per capire come la Cantù ha retto l’onda d’urto della Pandemia e per leggere insieme i dati statistici emersi.
“Per quel che concerne i dati del Servizio Prestiti – afferma Bianchini – va subito premesso che la Pandemia ne ha stravolto il regolare andamento annuale.
I prolungati periodi di chiusura forzata, la quasi totale scomparsa di alcune specifiche categorie d’utenza (bambini e anziani), l’interruzione delle attività di promozione alla lettura rivolte alle scolaresche, gli ingressi contingentati e le oggettive limitazioni all’erogazione del servizio (quarantena dei libri, massimo di 3 prestiti contro i 10 precedenti, chiusura delle sale studio, ecc.) ne hanno determinato il minimo storico per quel che riguarda gli ultimi dieci anni”.
La seguente tabella ed il relativo confronto ne sono la conferma numerica (tabella 1 e 2).
“Il raffronto statistico – continua il Responsabile del Servizio – non lascia margini di dubbio su quanto sopra descritto: nei fatti mai si avevano avute così poche giornate di apertura del servizio, a fronte delle quali la media giornaliera dei prestiti è arretrata sotto i livelli del 2011, che è stato il primo anno in cui il servizio è stato interamente erogato nella nuova sede.
Andamento analogo hanno fatto registrare le presenze in sede che, come mostra la successiva tabella, si sono quasi dimezzate rispetto al 2019 attestandosi anch’esse a livelli di poco superiori a quelli del 2010” (tabella 3).
“Nei fatti il Covid è riuscito nell’impresa, apparentemente impossibile, di annullare tutti gli effetti benefici apportati al servizio dalla nuova sede e tutti i nostri sforzi realizzati in quest’ultimo decennio.
Non è mancata però la risposta da parte della Amministrazione Comunale che, nonostante il difficile periodo storico, ha stanziato anche per l’anno 2021 una importante somma di denaro
(€ 25.000) da destinare alla Biblioteca Comunale per l’acquisto di Libri, Dvd, Cd Musicali, Audiolibri, etc.
Tale fornitura è indispensabile per garantire il buon funzionamento del servizio prestiti per continuare a sod-disfare le numerose future richieste dell’utenza.
L’investimento sopra descritto andrà ad incrementare notevolmente il patrimonio sia cartaceo che multimediale della Biblioteca Comunale”.
Mauro Ferrari