Appena prima dell’entrata in vigore del nuovo DPCM, con la nuova stretta in funzione anti Covid-1, il 23 ottobre presso l’Istituto Gigli in Aula Paolo VI, dalle ore 10 alle 12, alcune classi del triennio del Liceo hanno incontrato il prof. Matteo Saudino (nella foto sopra) autore del libro La filosofia non è una barba, nel contesto della rassegna Un libro, per piacere!

Un libro, per piacere! è l’annuale rassegna itinerante del Sistema bibliotecario Sud Ovest Bresciano che si sviluppa attraverso incontri con l’autore e letture spettacolari, che ormai da anni, vengono organizzati in tutti i Comuni che fanno parte del Sistema. Non più solo una passiva registrazione delle proposte esistenti sul mercato delle letture attoriali, ma una collaborazione creativa con alcune delle voci più interessanti e rappresentative del mondo della cultura. 

A tutti viene proposto di lavorare oltre che su uno spunto tematico, ogni volta diverso, su uno stile espressivo che faccia emergere la pura forza della letteratura. Ne risulta una rassegna dinamica, in cui i bibliotecari del Sistema Sud Ovest Bresciano, contribuiscono alla definizione del tema, valutano le proposte esistenti, indicano nomi e tematiche, propongono agli autori spunti da elaborare.

Matteo Saudino è da vent’anni professore di Filosofia e Storia presso i licei torinesi.  

Ideatore e autore di BarbaSophia (https://www.you

tube.com/c/MatteoSau

dino/videos) il canale Youtube di lezioni di Filosofia e Storia più grande d’Italia, ha scritto per Paravia numerosi manuali scolastici. 

Ha pubblicato la raccolta poetica Fragili mutanti (Eris edizioni, 2012), il libro Il Prof. Fannullone, a quattro mani con Chiara Foà (2017) e La filosofia non è una barba (Vallardi, 2020). Partecipa regolarmente in veste di relatore a numerosi festival e convegni di Filosofia ed è formatore per enti pubblici e privati su temi quali diritti umani e cittadinanza attiva.

Nelle due ore di lezione, Matteo Saudino si è interrogato sulla funzione della filosofia nel mondo contemporaneo.

Il pensiero filosofico è possibile, in quanto l’uomo, nonostante le manipolazioni della tecnologia e della passiva socialità, è l’unico animale che può operare una meta riflessione, ovvero porsi domande di senso su se stesso, sull’intero genere umano. 

Meraviglia, disorientamento, immaginazione e libertà sono state le parole chiave dell’intervento che ha attraversato il pensiero di numerosi autori dall’antica Grecia alla modernità. 

La filosofia affronta naturalmente la complessità del reale attraverso un processo di continua composizione e scomposizione critica in cui trovano egualmente posto in una significativa sinergia le scienze e l’ambito umanistico. 

La conferenza si è conclusa con un invito agli studenti a non temere il disorientamento che la filosofia provoca e a non rinunciare alla propria crescita personale attraverso lo studio e la lettura e la continua riflessione. Il mondo ha, quindi, bisogno della filosofia, ed anzi, la filosofia è forse l’unica vita degna di essere vissuta.

“Socrate insegna ai giovani a non fermarsi a ciò che hanno davanti agli occhi – ha affermato Saudino – e per vedere quello che c’è al di là dei nostri occhi bisogna avere il tempo, la voglia e la capacità di farsi domande e andare ad indagare chi siamo. 

È il problema centrale nella nostra vita del “conosci te stesso” (prospettiva già presente in Talete e nel mondo delle grandi religioni orientali). 

Siamo portati a pensare sempre al domani e mai all’oggi perché l’oggi inquieta. 

La filosofia invece ha il compito di “disorientare” ovvero di mettere in discussione. Disorientarsi significa avere più possibilità di “vivere” perché si esce da una strada fissa per imboccarne tante altre. 

Ecco l’importanza della filosofia”. 

L’incontro, organizzato dalla Biblioteca d’Istituto nel pieno rispetto del protocollo anti-Covid, è stato molto apprezzato dagli alunni e dagli insegnanti presenti.

Mauro Ferrari