Venerdì 8 aprile presso l’Hotel Touring di Coccaglio, i L.C. Rovato “Il Moretto” e Sebino hanno promosso l’intermeeting La Donna ieri e oggi, una riflessione sulle problematiche femminili nel mondo del lavoro. Hanno aderito alla serata anche i Club: Palazzolo, Chiari Le Quadre, Orzinuovi Rocca San Giorgio, Montorfano, Sarnico-Franciacorta e Vallecamonica.

Il dibattito, coordinato dalla giornalista Stefania Vezzoli, ha visto le testimonianze di Silvia Luscia storica, scrittrice e sceneggiatrice, di Rupy Mavi, prima donna indiana iscritta all’albo dei Dottori Commercialisti della provincia di Brescia, e quella di due Volontarie dei Vigili del Fuoco del Comando di Palazzolo, Danila Locatelli e Luisa Tatoli. Dopo l’introduzione in cui si sono ripercorse le tappe del cammino verso l’emancipazione della donna nel corso della storia, le ospiti della serata hanno riportato le loro esperienze nel mondo del lavoro, fra discriminazioni tuttora esistenti, nuove consapevolezze, momenti di fragilità e grande determinazione. Esperienze nel complesso positive, esempi di processi di crescita di donne che hanno compiuto scelte significative in ambito personale e al servizio degli altri.

Al termine della serata è stato consegnato un contributo di 2.000 euro a Maria Grazia Savardi, Presidente della Rete di Daphne, associazione che si occupa di donne e minori vittime di violenza. La Presidente ha descritto l’attività dell’associazione che opera sul territorio della Circoscrizione, che grazie al lavoro di volontarie e di professioniste si occupa di circa sessanta donne ogni anno, alcune delle quali costrette ad affrontare situazioni di emergenza.

L’attività dell’Associazione fin dalla sua nascita nel 2013 ha avuto come propria mission la costruzione di una rete territoriale preparata, solida ed efficace per l’accoglienza e sostegno delle donne vittime di violenza; è volta al contrasto e al contenimento del fenomeno della violenza di generepromuove pertanto attività di prevenzione, sensibilizzazione e formazione sia del proprio personale, femminile e volontario, che nelle scuole, istituti superiori e CFP, con laboratori scolastici, che sul territorio diretti a tutta la popolazione.

Rete di Daphne dalla sua fondazione si  è sostenuta con il crowdfunding e dal 2014 grazie al Consorzio Cascina Clarabella, ha ottenuto in comodato d’uso un immobile ristrutturato, che è diventato Casa Rifugio di Dorothy.  ha aperto il Centro Antiviolenza di Iseo, gli Sportelli di Ascolto di Iseo, Palazzolo, Chiari e Orzinuovi e la Casa di Dorothy, immobile ristrutturato ottenuto in comodato d’uso Nel corso del 2017 ha ricevuto un’importante donazione dalla Chiesa Valdese, attraverso il contributo Otto per Mille, destinata alla realizzazione del progetto di ricerca “Insieme possiamo farcela! Lasciati aiutare!“, per monitorare il benessere psicologico e sociale delle donne assistite, sia a breve, che a medio e lungo termine. Dal 2018 la Regione Lombardia riconosce l’Associazione “Centro Antiviolenza Rete di Daphne” con sede a Iseo, secondo i parametri e requisiti Regionali, accreditandola e con l’adesione al progetto A.R.I.A. (Attivazione Rete Interistituzionale Antiviolenza), facente capo al Comune capofila di Palazzolo S/O, l’associazione opera su un territorio comprendente 44 comuni e che va dal Lago d’Iseo alla Bassa pianura padana.

Mauro Ferrari