Enzo Ferrari la amava profondamente, tanto da definirla la “corsa più bella del mondo”, e ancora oggi la Mille Miglia è in grado di suscitare delle emozioni uniche.

Come magistralmente raccontatoci da Arturo Cavalli, grande appassionato di motori e protagonista di ben undici edizioni della competizione, dodici con quella di quest’anno, la Mille Miglia nasce proprio qui, nella nostra provincia, in un periodo, i primi del ‘900, quando la grande industria dell’automotive vantava nella nostra splendida terra un centro insostituibile. Quando le Officine Meccaniche di Milano decisero di installare proprio a Brescia un loro stabilimento di produzione di veicoli, l’interesse per questo settore crebbe a dismisura, portando così alla nascita delle prime gare sul territorio. Il primo Gran Premio d’Italia del 1921 si è svolto, infatti, proprio qui vicino, tra Montichiari e Castenedolo, e, pochi anni dopo, nel 1927, si tiene la prima edizione della Mille Miglia. Il debito della competizione nei confronti della città di Chiari è enorme: clarense era infatti il conte Franco Mazzotti, il quale, insieme all’amico conte Aimo Maggi di Calino, al giornalista Giovanni Canestrini e a Renzo Castagneto, diede vita a questa storica gara pensandola come una sfida a velocità nel coprire il tragitto, andata e ritorno, da Brescia a Roma. Con sorpresa di tutti, nel giro di sole ventuno ore, le auto tornarono a far sentire il rombo dei loro motori nella città della Leonessa, avendo percorso un tragitto totale di circa 1700 km, circa, appunto mille miglia imperiali secondo il sistema di misurazione anglosassone. Se la velocità media del 1927 era di 77km/h, già nel 1930 Tazio Nuvolari vinse la gara con una media di 100 km/h; la produzione delle auto si faceva sempre più sofisticata e competitiva. Interrotta nel 1940, la Mille Miglia riprese nel 1947, salutando definitivamente dieci anni dopo l’impostazione di gara di velocità a causa di un terribile incidente avvenuto proprio nel 1957. Passati alcuni decenni, nel 1987 la gara rinasce secondo un nuovo canone: si tratta di una gara di regolarità storica a tappe la cui partecipazione è limitata a vetture e modelli prodotti entro il 1957 e che, effettivamente, avevano preso parte ad una Mille Miglia nei suoi primi trent’anni di storia.

“La Mille Miglia è ancora oggi una gara ambitissima: si tratta di una competizione unica nel suo genere, immersa nella bellezza e nella storia del nostro Paese insieme al suo patrimonio storico e naturalistico – ha commentato Cavalli, il quale, insieme alla moglie Petronilla, prenderà parte quest’anno alla sua dodicesima Mille Miglia a bordo della sua Alfa Romeo 1750 6C SS – Chiari è una tappa imprescindibile del nostro viaggio: non possiamo pensare di correre senza omaggiare la mente di questa competizione, ossia il conte Mazzotti. Poco prima di dirigersi verso Brescia, il 18 giugno (indicativamente intorno alle ore 14.30), faremo dunque tappa a Chiari: un’occasione imperdibile non solo per gli amanti dei motori ma anche per tutti coloro che vogliano rivivere questa straordinaria gara, ancor’oggi portata avanti con grande passione e dedizione”. Dopo la partenza da Parma, le autovetture giungeranno da Palazzolo alla volta di Chiari, passando per via Gnutti, via Cologne, viale Cesare Battisti, piazza Cavour e piazza Martiri della Libertà, per poi entrare nel centro storico in via Villatico, via Bettolini e in piazza Zanardelli, concludendo poi la tappa clarense lungo via Garibaldi, via Ferdinando Cavalli, viale Francesco Bonatelli, viale Mellino Mellini e viale Giuseppe Mazzini, lasciando definitivamente la città lungo viale Pietro Cenini. Ad aprire il corteo saranno più di un centinaio di capolavori del Ferrari Tribune Mille Miglia, seguite da circa una decina di vetture della Mille Miglia Green, le quali anticiperanno l’arrivo delle oltre quattrocento vetture d’epoca, vero core della manifestazione. Infine, gruppo di chiusura sarà quello composto da quindici auto moderne della Mille Miglia Experience.

Una mostra “mobile”, insomma, con più di cinquecento opere d’arte viaggianti che hanno fatto la storia dell’automobile nel mondo, oggi più che mai vanto dell’Italia in ogni dove.

Leonardo Binda