In queste settimane stiamo vivendo l’ennesimo episodio di conflittualità/incompatibilità tra atletica leggera e calcio. A Desenzano dopo tanti anni di gestione della Pro Desenzano (società di atletica da cui è passato anche Marcel Jacobs) del campo “3 Stelle/F. Ghizzi” in cui coesistevano atletica e calcio senza problemi, da quest’anno con il beneplacito dell’Amministrazione locale la gestione dell’impianto è passata alla Calvina Calcio che non permette più l’utilizzo del terreno di gioco per l’attività dei corsi di atletica che ogni settembre partivano nella località lacustre. La conseguenza è stata la sospensione dei corsi dal momento che, come ribadito, l’erba per un campo di calcio è necessaria mentre per chi vuol praticare atletica l’erba è off-limits. Sarebbe auspicabile che gli addetti a seguire queste vicende capissero che uno sport non si pratica a metà…o si pratica per quello che è o non è più lo stesso. L’atletica per chi non la conosce (sempre di più visto che in TV e sui giornali viene propinato solo calcio a volontà) si compone di corse, salti e lanci da millenni. Il fascino dell’atletica è costituito dalla miriade di opportunità che offre ai singoli di proporsi in ambito sportivo ma se si evita di conoscere la realtà di questo sport con i mille problemi che deve affrontare per essere praticato sarà sempre ghettizzata pur senza ragione, è uno sport che si pratica all’aperto ed a Montichiari non esiste nessuna struttura per questo; vogliamo riconoscerlo? Surreale che l’atletica leggera debba vivere mille difficoltà per avere il minimo sindacale per praticare le sue discipline. Un Paese del G7 che si ritenga civile deve saper dare dignità e rispetto a tutte le società che portano avanti in modo concreto la formazione fisica dei nostri ragazzi e ragazze: negare loro la possibilità di lanciare e saltare per ipotizzare un ulteriore campo di calcio quando a Montichiari ne esistono altri tredici, di cui due completamente abbandonati, ci sembra fuori luogo e in antitesi con una sana gestione. La bozza di progetto con studio di fattibilità della riqualificazione del “Menti” ventilata ad agosto prevede una pista ridotta in lunghezza del 25% rispetto alla sua natura, prevede che non si possa praticare ostacoli, siepi ed asta, prevede quattro corsie invece delle sei tradizionali; se a tutto ciò aggiungiamo che non si possano lanciare disco, giavellotto e martello e che la pedana dell’alto sia ridotta ai minimi termini crediamo che il lavoro portato avanti da sei anni per avere a Montichiari una cultura dello sport a livello giovanile che parta dalle scuole e prosegua nella nostra città non abbia molte prospettive di essere coltivata e continuata. A fronte di ciò comunque i ragazzi dell’Atletica Montichiari non sono rimasti fermi. Ripresi i tradizionali corsi di formazione atletica ad ottobre hanno disputato le gare di Padenghe sia su strada sia in corsa campestre e sono stati artefici dell’ultima gara in pista della stagione effettuata lo scorso 9 ottobre nell’impianto di Sanpolino a Brescia. Tante le belle prestazioni da segnalare e tanti record sociali migliorati; vogliamo citare Stefano Boselli nel mezzofondo e lungo, Alice Della Fiore nella velocità e nel lungo, Caterina Cavaglieri nel Lungo, Manuel Pecorari nel vortex, Francesco e Alice Sarti nel mezzofondo e lungo, Luca Sotgiu e Giorgio Casari nel mezzofondo, Nicole Giubelli nella velocità, Damiano Silvestri nella pallina, Sivestri Riccardo e Isabela Barolli nel mezzofondo, Lorenzo Silvestri nella velocità e freschi arrivi quelli di Diego Labellottini 5° su strada nella cat. cadetti e Davide Granello 4° in campestre nella cat. allievi. Tanti ottimi risultati in attesa dell’ultimo appuntamento di stagione, la corsa campestre prevista a Gussago il prossimo 12 dicembre per concedere il regalo di santa Lucia ai nostri ragazzi, la speranza concreta di un impianto per praticare atletica a Montichiari.