È arrivato un po’ all’improvviso, come sua usanza, riuscendo, però, immediatamente a fare breccia nei cuori degli orceani, Vittorio Sgarbi, storico e critico dell’arte, dal novembre dello scorso anno Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura. Giunto alle “rive rivali” grazie all’importante e ormai duratura amicizia e corrispondenza con alcuni amici soncinesi, in primis il musicista e compositore Roberto Grazioli e la famiglia di editori Binda, Sgarbi ha avuto modo di apprezzare le straordinarie bellezze di un territorio gravido di storia, cultura e tradizione. Prima tappa del suo tour orceano è stata l’importante mostra allestita in Rocca, dedicata alla figura dell’artista bresciano Vincenzo Foppa e ad una delle sue opere più iconiche, lo “stendardo di Orzinuovi”. Ivi il sottosegretario è stato accolto dalla vicesindaco Laura Magli e dagli assessori Luca Bulla e Carlo Lombardi, nonché dal curatore Roberto Consolandi, sottolineando i propri complimenti per la grande qualità dell’esposizione.

Raggiunto, poco dopo, anche dal parroco don Domenico Amidani e dal consigliere comunale Leonardo Binda, Sgarbi si è dilettato nella visita di alcune tra le più pregevoli bellezze del centro storico orceano, passeggiando per le ampie navate della parrocchiale, per i caratteristici ambienti del Carnerio e, infine, facendo tappa all’interno del Municipio, dove è stato accolto anche da diversi dipendenti e amici nonché dallo stesso sindaco Maffoni, a Roma per i suoi impegni di senatore, che non ha mancato di ringraziare lo storico e critico dell’arte per la visita con una telefonata. Prima di lasciare la terra bresciana, il sottosegretario ha avuto modo di conoscere anche l’unicità di un borgo come Barco, scrigno di testimonianze uniche e di particolare valore artistico, grazie all’ospitalità dei suoi abitanti e sotto la guida del vicepresidente della ProLoco cittadina Mario Bonetti. Sgarbi, così, ha avuto modo di osservare da vicino la celebre “camera degli sposi” di Sebastiano Aragonese inserita in uno degli ambienti facenti parte del grande castello barcense, un tempo residenza della nobile famiglia bresciana dei Martinengo, immortalata anche nel recente documentario “La Contea nella Nebbia”, frutto della regia dello stesso Bonetti e di Giovanni Zanotti.

Attraversato, dunque, l’antico confine tra la Serenissima e il Ducato di Milano, lo storico dell’arte ha poi fatto tappa a Soncino, città alla quale Sgarbi è legato ormai da decenni da un sentimento di sincero affetto. Qui ad accoglierlo c’era il primo cittadino Gabriele Gallina, il quale ha mostrato al sottosegretario l’avanzamento dei lavori di restauro dell’antica torre civica, risalente al XII secolo, ad oggi “sotto i ferri” per renderla di nuovo fruibile alla cittadinanza e ai molti turisti che visitano la cittadina ai confini del cremonese. Prima di partire, poi, alla volta della Brianza, immancabile è stata la visita alla chiesa di Santa Maria delle Grazie e del suo straordinario repertorio decorativo, da sempre amato ed apprezzato dallo storico ferrarese per la sua unicità e magnificenza.

LL