Traslocare a novant’anni non è cosa facile, anche perché sei costretta a lasciare il tuo appartamento. Ti dai da fare, chiedi ai proprietari di appartamenti, ma i pochi liberi in città non vengono affittati. Ti rivolgi, dunque, agli amministratori di condomini, ma, anche in questo caso, non c’è niente di disponibile. I giorni passano, la data stabilita si avvicina, sei nervosa, di notte ci si continua a svegliare per i costanti incubi e ti chiedi come andrà a finire. Finalmente ti promettono un appartamenti abitabile, anche se ci sono ancora cose da sistemare. Ti dai da fare per imballare le tue cose in grandi scatoloni anche se sei obbligata a rinunciare alle tue riviste (soprattutto quelle di maglia e ricamo) e ad altri cari ricordi. Insomma, non si può portare tutto nella nuova casa. Devi regalare oggetti, mobili e altre cose a te care. Cerco di preparare tutto il necessario dandomi da fare da sola, ma mi sovviene una domanda: chi può trasportati tutti i mobili e gli scatoloni? Grazie, soprattutto, a dei cari amici, molto volenterosi e attenti, che in poco tempo riescono a sistemare il tutto. Senza di loro sarei stata persa.

In pochi giorni sono riuscita a sistemare tutte le mie cose. Mi sento un po’ persa! Qui è tutto più grande e molto luminoso: ti affacci alla finestra e ammiri la tua cara piazza con i suoi portici. Tanti ricordi sfiorano alla mente: quanti giri per incontrare delle persone simpatiche, anche sulle care trotatore, dove avvenivano d’estate gli incontri con gli amici. Quanti anni sono passati in un baleno! Ora, alla mia età, ho dovuto traslocare, senza però mai perdersi d’animo e riuscendo nell’intento. Insomma, sono riuscita a superare questo grande problema, nella speranza di restare ancora molto tempo in vita, cercando di infondere coraggio anche nei tuoi coetanei. Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino e di grande aiuto nelle difficili circostanze.

Con affetto,

Maria Foglieni Pammer