C’erano una volta degli studenti della scuola secondaria di primo grado che correvano il rischio di perdersi nei pericoli di quella buia e intricata foresta chiamata web, piena di insidie ed ostacoli da superare. Questi giovani valorosi, armati di coraggio e moderni dispositivi, grazie all’aiuto l’uno dell’altro e alle proprie competenze digitali, hanno colto la sfida, attraversando un mare di fake news, cyber-lupi, mostri virtuali…Alla fine i nostri piccoli eroi sono usciti dall’intricato mondo informatico vittoriosi e più consapevoli dei pericoli della rete. E vissero felici e contenti?

Speriamo di sì, ma questo non è esattamente un racconto ambientato ai tempi di internet…È la realtà concreta in cui sono stati coinvolti gli alunni della scuola secondaria dell’IC di Orzinuovi, i quali, poco prima delle vacanze natalizie, hanno sperimentato un percorso di Educazione Civica centrato sulla tematica generale “pericoli del web”, declinata poi in percorsi specifici a seconda della annualità di riferimento. In prima si è trattato di bullismo, in seconda di Cyberbullismo, in terza di Cyber-sicurezza. Tra le varie attività proposte agli alunni dai coordinatori di educazione civica, gli studenti hanno scelto l’opzione su cui concentrare le proprie risorse: c’è chi ha prodotto un opuscolo con le regole per riconoscere le fake news o navigare con sicurezza in rete, chi degli spot o dei fumetti sul bullismo, chi ancora slogan, poesie in rima o segnalibri.

Al di là della tematica scelta e del differente prodotto realizzato, il filo conduttore è stato l’entusiasmo con cui è stato accolto questo progetto, che ha visto gli alunni, coinvolti in prima persona con i propri dispositivi, mettere in campo le proprie competenze digitali, ma anche collaborative e relazionali, dato che il lavoro è stato svolto in gruppi.

Spirito critico e responsabilità: questi sono state le parole chiave del percorso di educazione civica digitale. Da tali concetti scaturisce la capacità di saper massimizzare le potenzialità della tecnologia (ad es. in termini di educazione, partecipazione, creatività e socialità) e minimizzare quelli negativi (ad es. in termini di sfruttamento commerciale, violenza, comportamenti illegali, informazione manipolata e discriminatoria).

Lo scopo è stato quindi promuovere l’uso consapevole della rete, sottolineando come il web e le tecnologie informatiche possano essere importanti nella nostra vita, anche se dobbiamo stare molto attenti a come usarli senza incorrere in atti offensivi e/o subirne.

Un grazie in particolare per aver reso possibile questa poliedrica e coinvolgente attività va alladirigente Raffaella Ferranti, alla referente per l’Educazione civica Annalisa Raccagni, insieme ad Elisabetta Bellinardi, Mara Ferrandi, Jennifer Paderno e a tutto il corpo docente, impegnato a seguire i ragazzi nelle varie ore di attività teorica e pratica.

Come si conclude quindi questa storia di educazione civica? Come ogni fiaba che si rispetti, ha avuto il suo lieto fine: i nostri valorosi guerrieri dal dispositivo lucente hanno capito che la selva scura e pericolosa può diventare una meravigliosa foresta incantata, ricca di risorse e possibilità.

Dipende tutto dal fine con cui si attraversa questa terra di mezzo e dagli strumenti di consapevolezza e maturità con i quali si riconoscono gli aiutanti e gli antagonisti e si distinguono eventi dannosi e favorevoli a noi e al prossimo. 

L’avventura informatica è una saga ancora in essere, una scuola di magia che ha da offrire infiniti percorsi di iniziazione, mille insegnamenti di vita, che aiutano i giovani apprendisti a usare al meglio i loro poteri digitali, con la guida di tanti esperti Albus Silente e dei loro “Hocus pocus”.