Per essere un Comune con meno di 5.000 abitanti, San Paolo è decisamente «dislocato» su più fronti, nel senso che è una sorta di puzzle, del quale fanno parte le frazioni di Cremezzano, Oriano, Pedergnaga, Scarpizozlo e Trignano.
A San Paolo, insomma, non mancano gli spazi.
Se questo è vero, ed è cosa bella, buona e giusta, è anche vero che, quando ci sono dei lavori da fare, tutto diventa un pochino più complicato, perché bisogna ragionare non su un solo nucleo, ma su più fronti.
In queste settimane, ad esempio, San Paolo è stato (ed è ancora) sotto i ferri per una serie di interventi che hanno interessato l’intero e frazionato suo territorio.
Interventi che, come ha spiegato il sindaco Giancarla Zernini, rientrano in un progetto che ha il dichiarato obiettivo di facilitare la «mobilità dolce», strumento che consente una fruizione più ampia e profonda del paesaggio, poiché solo muovendosi lentamente è possibile fruirne in maniera completa, potendo goderne anche dei primi e dei primissimi piani.
Un meccanismo virtuoso, insomma, che consente una fruizione più ampia e diffusa del territorio.
Oltre a facilitare la mobilità dolce, il progetto ha pure l’obiettivo di attenuare i rischi idrogeologici.
Spendendo 200.000 euro, in parte autofinanziati, in parte arrivati da Stato e Regione, sono stati fatti (e, soprattutto sulle frazioni, sono ancora in corso) una lunga e variegata serie di interventi: dal rifacimento del manto stradale per la strada che collega il capoluogo a Motella alla ciclabile che collega le frazioni di Trignano e Scarpizzolo, passando per la posa di quattro canali drenanti in via Bellini, una pista ciclabile verso la località Caselle, collegamento tra via I Maggio e via Borsellino, un marciapiede in via Franzelli ed altro ancora.
Come si diceva, una serie di interventi (alcuni già ultimati, altri ancora da fare) che interessano l’intero territorio.
A proposito di territorio. Scrivendo queste righe ci è venuta la curiosità di conoscere il motivo per il quale questo Comune medio piccolo è formato da tutte queste frazioni.
Complici le vacanze di Pasqua, abbiamo avuto il tempo (e il piacere) di rovistare nella memoria, giusto per ricordare che l’attuale situazione nasce nel novembre de 1927, quando un Regio decreto sopprime le municipalità di Oriano, Cremezzano e Scarpizzolo, inglobando i loro territori in quello di Cremezzano.
Pochi mesi dopo il Comune cambia denominazione e diventa Pedergnaga Oriano.
A seguito dei problemi dovuti alla disponibilità di edifici sacri, e data la vicinanza degli abitati di Oriano e Pedergnaga, negli Anni Sessanta si avviò la pianificazione di un nuovo quartiere amministrativo posto al centro degli stessi e comprendente una nuova chiesa parrocchiale.
Lo sviluppo di questo quartiere ha portato all’uni-ficazione delle due originarie frazioni costituendo un unico nucleo abitativo.
Nell’ottobre del 1963, in onore del «nostro» Papa Paolo VI, il consiglio comunale delibera la sostituzione del vecchio nome con l’attuale San Paolo.
MTM