Due chiacchiere con…Gianpietro Costa; recentemente insignito della massima onorificenza rovatese, il Leone d’oro, vorremmo approfondire la sua conoscenza e quella della realtà che rappresenta: la “Scuola d’Arti e Mestieri Francesco Ricchino”.

59 anni, sposato con un figlio, impiegato in una nota azienda locale, è attualmente presidente della Scuola Ricchino alla quale si avvicinò nel 1994 iscrivendosi ad un corso di restauro ligneo. Da allievo divenne ben presto docente, per arrivare negli anni al ruolo direzionale. L’amore e l’interesse per il suo paese lo hanno portato nel tempo ad occuparsi del restauro di opere di grandi artisti e artigiani rovatesi, tra i quali il maestro Aldo Caratti ed i maestri della ditta Orologi Frassoni

Gianpietro, come ha vissuto l’assegnazione di questo importante riconoscimento?

Fu una vera e propria sorpresa quando il messo comunale, qualche giorno prima, mi consegnò la lettera da parte dell’Amministrazione, complimentandosi per la cosa. Dopo un paio di giorni di confusione mi continuavo a chiedere come mai volessero assegnarlo proprio a me. Il Leone d’oro è davvero un grande onore ed il giorno della consegna ero davvero emozionatissimo. Sicuramente ho fatto qualcosa di buono e utile per la scuola Ricchino ma voglio sottolineare che, il livello attualmente raggiunto, è frutto del lavoro del gruppo direttivo e di tutti coloro che mi hanno affiancato nelle diverse attività. Col trascorrere dei giorni, e grazie ai complimenti ricevuti da diversi cittadini, ho realizzato meglio che effettivamente questo premio ce lo eravamo meritati, perché la scuola ha raggiunto livelli d’eccellenza importanti con numerose collaborazioni esterne, provinciali e nazionali.

Un riconoscimento personale ma molto importante per la scuola; quali progetti avete in corso?

Sicuramente sta ad indicare che la Scuola nel tempo è cresciuta molto e sta diventando sempre più un’istituzione importante e riconosciuta. Stiamo portando avanti un progetto che si chiama “Tradizione e innovazione”: la tradizione è intesa come il non perdere la storicità, quel passato che insegna e che ha portato questa realtà a fare un percorso di ben 148 anni. Nel tempo la scuola ha dovuto reggere a molti eventi storici negativi: le guerre, il fascismo, e per ultimo la pandemia Covid. Quest’ultima ha rappresentato una vera e propria sfida per la nostra didattica che è prettamente concreta; siamo riusciti, tuttavia, a superare anche questa difficoltà con sessioni anche pratiche a distanza. Nonostante le difficoltà le lezioni hanno permesso di mantenere un collegamento con gli allievi e la continuazione dei corsi.

Col termine “innovazione” abbiamo inteso intraprendere un percorso nuovo, non solo con la realizzazione di nuovi corsi come tappezzeria e mosaico, per citare i più recenti, ma anche percorsi particolari come quello di fumetto che, con le varie edizioni, ha raggiunto sempre più il cuore dei ragazzi, risultando socialmente inclusivo ed aggregante. Il corso infatti, non ha insegnato solo la tecnica del disegno, ma il fumetto è stato inteso come metodo di comunicazione e trasmissione. Tra gli allievi partecipano anche ragazzi fragili, per i quali il fumetto ha rappresentato un linguaggio di comunicazione: chi non riesce a parlare, riesce a comunicare tramite il disegno. Anche molti adulti si sono avvicinati a questa tecnica d’arte.

Quale futuro per la Scuola Ricchino?

Possiamo dire che il presente ed il futuro della scuola Ricchino siano quelli di una maggiore apertura verso l’esterno sia in termini di collaborazioni territoriali, che socialmente. Oggi diamo sempre importanza alla trasmissione delle competenze delle singole arti e mestieri ma con una funzione ed un’ottica sociale: un’apertura all’inclusività delle persone diversamente abili con l’idea di aiutarli ad esprimersi attraverso la manualità e a sentirsi parte attiva di un gruppo che coltiva gli stessi interessi. Questa nuova missione è stata ratificata ufficialmente anche nel nome dell’associazione divenuto “Associazione Scuola d’Arti e Mestieri Francesco Ricchino APS”, ossia Associazione di Promozione Sociale. 

Per quanto riguarda l’apertura al territorio ed il “fare rete”, abbiamo attivato un progetto partito recentemente dal nome “Borgo degli artigiani”, in collaborazione con la Fondazione Castello di Padernello e con le Associazioni Artigiani di Brescia e Crema. Tutte le realtà coinvolte hanno messo in mostra l’artigianato puro: il laboratorio, una scuola, un lavoro, percorsi d’eccellenza, che sono il legame nella trasmissione del “saper fare” attraverso le generazioni. Stiamo investendo molto nella collaborazione e nella condivisione che penso rappresentino il futuro. La scuola è una vera bottega: laboratori artigiani del legno e del ferro, sbalzo su rame, lavorazione del legno con falegnameria, liuteria, intaglio, restauro e tornitura; abbiamo un medico del lavoro e lavoriamo in sicurezza in una struttura ai massimi livelli. Possiamo rappresentare un supporto e base per la realizzazione di progetti e idee per altre realtà che non hanno la possibilità di avere la nostra organizzazione. Ecco perché l’ottica della rete. 

Ad oggi abbiamo circa 300 allievi che frequentano i nostri corsi e di tutte le età: bambini, ragazzi e adulti, tanto che i grandi spazi a nostra disposizione sono sfruttati al massimo e sembrano non bastare più. Tra i progetti in essere ci stiamo anche occupando della raccolta delle opere del maestro brusafer Aldo Caratti e degli orologi della ditta Frassoni, che troveranno degna collocazione nei nuovi locali della “Cittadella della cultura” che ben presto sarà ultimata con la finalità di creare un museo della città di Rovato.

Come è stato e come è il rapporto con le istituzioni rovatesi?

Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e va detto che, il merito di questa crescita, è anche delle istituzioni cittadine. Un particolare pensiero e ringraziamento lo devo rivolgere alla Fondazione Lodovico Cossandi che ci ospita ormai da tempo nelle sue strutture. Devo inoltre ringraziare l’attuale Amministrazione nelle persone del sindaco Belotti, del vice sindaco Agnelli e di tutto il gruppo degli assessori, che stanno dando pieno appoggio alla nostra realtà ed a tutti i progetti messi in campo. 

Emanuele Lopez