Ci sono alcuni sintomi che non vanno sottovalutati e andrebbero approfonditi con una visita oculistica. Per cercare di far luce su quali situazioni dovrebbero farci pensare quanto prima di sottoporci ad un controllo, abbiamo fatto quattro chiacchiere con la dott.ssa Anna Rodella, medico oculista, in forza dalla metà di settembre presso l’Alma Medical Center di Roccafranca.

Dottoressa, qual’è la situazione più tipica in occasione della quale è bene farsi dei dubbi sulla salute della propria vista? 

Il calo della vista è il sintomo più comune che porta il paziente dall’oculista e può presentarsi come riduzione della nitidezza delle immagini vicine, lontane o entrambe le cose. Può essere dovuto alla necessità di indossare degli occhiali da vista oppure essere la manifestazione di una malattia dell’occhio o neurologica. Inoltre, molte persone sperimentano la visione di macchie nere mobili di varie dimensioni e forme che possono apparire all’improvviso e disturbare molto la visione. Questo sintomo può essere la manifestazione di un distacco del vitreo: il vitreo è un gel che si trova all’interno dell’occhio e che serve a mantenerlo tonico. In una piccola percentuale di casi è possibile che durante questo distacco si verifichino delle complicanze che, se prontamente riconosciute, saranno trattate dal medico oculista con una prognosi eccellente. Se, oltre alle macchie nere, si ha la visione di lampi che appaiono all’ improvviso oppure si percepisce la comparsa di una tenda nera immobile si può essere di fronte al coinvolgimento della retina, il tessuto nervoso che riveste le pareti dell’occhio e che trasmette gli impulsi luminosi al cervello. Questa evenienza rappresenta un’urgenza oculistica e può richiedere anche il ricorso ad un intervento chirurgico.

Quando, invece, è bene prestare maggiore attenzione a fenomeni che, normalmente, verrebbero trascurati?

Alcune malattie dell’occhio provocano una perdita del campo visivo, ovvero la capacità di percepire lo spazio attorno a noi. Solitamente non ci si accorge di questo disturbo fino a che la riduzione diventa notevole. Nelle fasi iniziali il paziente, pur vedendo molto bene, ha una difficoltà maggiore nell’interazione con l’ambiente che lo circonda, come, ad esempio, difficoltà a fare le scale, inciampare spesso, andare a sbattere contro gli stipiti delle porte, vedere le cose apparire all’improvviso, accorgendosi solo all’ultimo della loro presenza.

Di che disturbi si tratta?

Un sintomo spia di un eccessivo invecchiamento della macula, che è la regione della retina dove avviene la percezione più fine dei dettagli delle immagini e che permette quindi di leggere, è la visione di immagini deformate o di dimensioni. È utile ogni tanto confrontare la visione di entrambi i nostri occhi separatamente, chiudendoli in maniera alternata guardando oggetti lontani come la televisione oppure vicini leggendo. Questo smaschera eventuali cali di vista monolaterali che con entrambi gli occhi aperti non vengono notati. Un test di prevenzione molto utile che si può eseguire a casa consiste nel fissare una griglia di quadretti (es. un quaderno) con un occhio alla volta, la visione di quadrati deformi o aree mancanti deve essere approfondita dall’oculista urgentemente. Si tratta del “test di Amsler”: guardando questa pagina, chiudi un occhio alla volta con una mano e fissa il punto nero al centro. Iquadrati devono essere dritti e non avere zone di interruzione.

Per maggiori informazioni e per prenotare subito la propria visita specialistica, il poliambulatorio Alma Medical Center vi aspetta presso il RoccaCenter di Roccafranca in via Milano, n.7.

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Leonardo Binda