Circa 3 mila visitatori di cui 2000 alunni di tutte le scuole orceane, dall’infanzia alla  medie  di Orzinuovi, a cui si aggiungono quelli di Orzivecchi, Pompiano e Offanengo. Sono i numeri che fanno capo alla mostra dedicata a Giacomo Bergomi, inaugurata durante la Fiera di quest’anno nel castello di Orzinuovi e organizzata dall’assessore alla Cultura Carlo Lombardi, in collaborazione con il consigliere Fabiano Nobilini e la Fondazione Giacomo Bergomi. In esposizione 100 opere selezionate tra i migliori capolavori dell’artista per festeggiarne il centenario della nascita.

“Siamo molto soddisfatti  per i risultati ottenuti dalla collaborazione tra l’amministrazione e  le scuole. Ho avuto l’onore di fare da guida in alcune visite degli studenti – riferisce il consigliere con delega ai Rapporti scolastici Fabiano Nobilini. “Ho constatato l’emozione e lo stupore che traspariva sui volti dei ragazzi di fronte alle opere d’arte di Giacomo Bergomi. Gli alunni sono rimasti affascinati dai colori degli andini, dalle  cascine assolate, dai contadini bruciati dal sole e dalla semplice umiltà delle lavandaie”. 

La mostra “il centenario di Giacomo Bergomi” è un’importante rassegna monografica dedicata al pittore bresciano, in occasione del centenario della sua nascita. “L’esposizione, ospitata presso la Rocca di San Giorgio di Orzinuovi – spiega l’assessore Carlo Lombardi –  è curata dal critico d’arte  Davide Dotti e presenta un percorso espositivo di 100 opere tra dipinti e disegni, realizzati tra la fine degli anni Cinquanta del Novecento e i primi anni Duemila. Le opere, realizzate con una tecnica impeccabile e una grande sensibilità, testimoniano la ricerca costante di Bergomi di nuove espressioni artistiche”. 

“La mostra oltre a voler essere un omaggio ad uno dei maggiori artisti che ha lasciato un segno importante nella storia dell’arte bresciana – continua l’assessore –  è anche un’importante occasione per riflettere sull’importanza dell’arte del nostro territorio per le giovani generazioni e scoprire un artista che ha saputo raccontare la sua terra con passione e originalità. L’arte è un patrimonio culturale prezioso, che permette di conoscere il nostro passato e di riflettere sul presente. È anche una forma di espressione personale, che può aiutare a crescere e a sviluppare la creatività. I giovani, in particolare, possono trovare nell’arte un modo per conoscere la propria identità e per esprimere le proprie emozioni; un modo per sviluppare la loro sensibilità e la loro capacità di vedere il mondo con occhi nuovi. Anche per la mostra Bergomi gli istituti scolastici ed educativi  hanno risposto con grande interesse e partecipazione, come per la mostra “Vincenzo Foppa”, interesse testimoniato anche dalla rappresentazione dei lavori dei bambini della scuola dell’infanzia “G. Garibaldi” gestita dalla cooperativa  Inchiostro, ispirati a Vincenzo Foppa e all’astrattismo di Kandinsky”. La mostra di Giacomo Bergomi rimarrà aperta fino al 7 gennaio 2024. L’ingresso è gratuito. Silvia Pasolini